per Marco Locci

cosa è una casa, Marco
se non nella porta un varco
stretto che mi porta diretto
all’occhio della finestra
della mente dove si sente
il via vai del respiro
che io tu la casa l’universo
è vivo

babel

c’è una scorciatoia per il cielo
è l’alfabeto
con preghiera e il segreto
di metterci il proprio corpo
per alzarsi o infilarsi alle nuvole

e la parola diventi il corpo
nostro e vostro
sia il vento lo spirito
e nessuno ceda né veda spavento
nel dirsi che siamo fatti per l’alto

che è l’altro nel corpo nel reciproco
nel dialogo che invoca un poco
ancora un poco e va oltre
dalla morte alla vita e ritorno
tra terra e cielo qualsiasi orizzonte

da tutta la base in su
appoggiata alla luna piena
di una polenta spenta
che tenta di sorreggere tutto
capisci che gradualmente
ti potrai arrampicare perché
i sassolini seminati nel bosco
qui sono allineati a scalini
e ti invitano con piccoli passi
mentali a pazienza e insistenza
a salire perchè farsi toccare
dalle nuvole e accarezzare
dai cinque desideri dei sensi
è forse il senso dell’esistenza
e scoprire in cima alla scala
se l’altra metà della luna
per tua fortuna è accesa
di luce propria o altrui ma la vuoi
e scendono a te riverberi dritti
a dirti di sì grazie vieni
tu ci tieni ci tengo anch’io
a questo incontro
ora vengo ora salgo ora tengo
te nella gola e non piango
con te
incontro a te
salgo

da tutta la base in su
appoggiata alla luna piena
di una polenta spenta
che tenta di sorreggere tutto

capisci che gradualmente
ti potrai arrampicare perché
i sassolini seminati nel bosco
qui sono allineati a scalini

e ti invitano con piccoli passi
mentali a pazienza e insistenza
a salire perché farsi toccare
dalle nuvole e accarezzare

dai cinque desideri dei sensi
è forse il senso dell’esistenza
e scoprire in cima alla scala
se l’altra metà della luna

per tua fortuna è accesa
di luce propria o altrui ma la vuoi
e scendono a te riverberi dritti
a dirti di sì grazie vieni

tu ci tieni ci tengo anch’io a questo incontro
ora vengo ora salgo ora tengo
te nella gola e non piango
con te   incontro a te    ora salgo

il mio desiderio di notte
ha messo sulla testa un elmetto
tenero di pelle tesa
e cerca a sua volta il tetto
tuo che a sorpresa lo accolga
dentro la soglia alla voglia
pensa adesso mi metto
il fungo mio lungo lì sotto
il tuo desiderio e aspetto
alla fessura della porta
bussa finché si sposta
spinge sotto la volta
scivoli tu disinvolta
si gonfia se si sente stretto
a te come il cuore nel petto
si avvita così alla tua orbita
e capita che il cielo è nostro
incontro fusione incontro
questa forse è la vita
infinita finché si avvita
da anello in anello
bello è senz’altro quello
se abbraccio è tenero e stretto
sempre non solo a letto
così sempre è il segreto
dove il fungo tocca la luna
il fiume lungo la sponda
l’orbita anche sbanda
la luna non è ancora stanca
e arranca a fonderci in uno

il mio desiderio di notte
ha messo sulla testa un elmetto
tenero di pelle tesa
e cerca a sua volta il tetto
tuo che a sorpresa lo accolga
dentro la soglia alla voglia

pensa adesso mi metto
il fungo mio lungo lì sotto
il tuo desiderio e aspetto
alla fessura della porta
bussa finché si sposta
spinge sotto la volta

scivoli tu disinvolta
si gonfia se si sente stretto
a te come il cuore nel petto
si avvita così alla tua orbita
e capita che il cielo è nostro
incontro fusione incontro

questa forse è la vita
infinita finché si avvita
da anello in anello
bello è senz’altro quello
se abbraccio è tenero e stretto
sempre non solo a letto

così sempre è il segreto
dove il fungo tocca la luna
il fiume lungo la sponda
l’orbita anche sbanda
la luna non è ancora stanca
e arranca a fonderci in uno

 

salire a cavallo
come il tramonto monta
sul sole e lo doma
d’un balzo
se mi alzo
io sarò un nuovo fiore
petali siamo amore
curva che si inanella a curva
lanciati dallo stelo al sole
slancio d’amore lo vuole
agganciarsi alle stelle
e pulsare

salire a cavallo
come il tramonto monta
sul sole e lo doma
d’un balzo

se mi alzo
io sarò un nuovo fiore
petali siamo amore
curva che si inanella a curva

lanciati dallo stelo al sole
slancio d’amore lo vuole
agganciarsi alle stelle
e pulsare

cosa è una casa, Marco
se non nella porta un varco
stretto che mi porta diretto
all’occhio della finestra
della mente dove si sente
il via vai del respiro
che io tu la casa l’universo
è vivo

 

 

cosa è una casa, Marco
se non nella porta un varco
stretto che mi porta diretto
all’occhio della finestra
della mente dove si sente
il via vai del respiro
che io tu la casa l’universo
è vivo

cosa è una casa, Marco
se non nella porta un varco
stretto che mi porta diretto
all’occhio della finestra
della mente dove si sente
il via vai del respiro
che io tu la casa l’universo
è vivo
un palazzo reale è la realtà
dove in cima sta
la verità della vita
che è una colomba
che prima che tutto soccomba
nel diluvio
sulla soglia di ogni finestra mostra
nel suo volo e non solo
nel dentro e nel fuori
che la speranza è nell’arca
che galleggia e sta
come una montagna
non indietreggia
dai furori degli opposti
perché la goccia del diluvio
è sulla roccia della montagna
che la realtà ti ama
e anche il palazzo sussurra
su ogni foglia soglia
che io sono pazzo di te

un palazzo reale è la realtà
dove in cima sta
la verità della vita
che è una colomba
che prima che tutto soccomba
nel diluvio
sulla soglia di ogni finestra mostra
nel suo volo e non solo
nel dentro e nel fuori
che la speranza è nell’arca
che galleggia e sta
come una montagna
non indietreggia
dai furori degli opposti
perché la goccia del diluvio
è sulla roccia della montagna
che la realtà ti ama

e anche il palazzo sussurra
su ogni foglia soglia
che io sono pazzo di te

 

 

devo dirti che non posso non pensarti e che questo sentiero non diventi la via lattea