battito su battito

mi strofino su di te e mi rovescio
ti liscio in ogni piega e ti lascio
ti prendo, sospendo tutto e ti penetro

solo quando
ho visto il tuo cuore di fronte
troneggiare nella valle tra i seni

o quando tra le spalle
protetto tra le scapole siamo,
col mio, battito su battito

e siamo l’onda che batte la spiaggia
il raggio di sole che bussa su ogni foglia
la goccia che dalle nuvole lava il mondo dalla mancanza d’amore

che invece splende in ogni perla di rugiada
insiste sempre insiste che anche lui prima di tutto esiste
e insorge che anche il corpo lo chiama

Alberto Sighele

la sfinge

spinge la sfinge
dall’immobilità nel deserto
alla trasformazione del mondo
ma
certo
sul principio primo
che il mondo è tondo

Alberto Sighele

la parola

la parola è danza
e riempie la stanza
si prende lo spazio
la parola è grazia
è dono, siamo io e te

che rotoliamo
nel fieno e poi ci alziamo
punzecchiati da pagliuzze
entriamo nel vento
senza spavento

la parola è macina
una macchina
è movimento è partenza
la parola è danza
flusso nel tutto

Alberto Sighele