Ogni opera potrebbe essere riassunta con una idea, una parola astratta apparentemente. Una forma che però rimanda a cose concrete. Siamo così presi dalla concretezza e apparente opacità delle cose che non ne veniamo il significato, il senso. L’artista ti apre gli occhi a vedere dentro ogni cosa una idea che ti serve a fare più tuo il mondo, l’ambiente in cui ti trovi, a trasformarlo a tuo favore in soddisfazione dei tuoi bisogni primari e fondamentali. E ti accorgi che è una danza in cui i tuoi bisogni sono quelli degli altri, ecco appunto come nasce, ad esempio, l’idea di unità. Solo l’immagine dell’acqua ti disseta e ti accorgi che l’acqua è un potente simbolo. Di cosa? Ognuno vi darà una risposta e vedrete quanto sono simili, comprensibili, abbiano un senso universale. Tutto è metafora cioè ponte che porta ad un’altra sponda. I concetti sono parole, ponti, metafore, porte, autostrade. Capiamo così come possa essere suggestiva la Via Lattea, perché è via, strada, fiume, movimento e latte, nutrimento, conforto materno.
Come ogni cosa concreta un sasso, un filo d’erba, una casa possano diventare un concetto: il sasso, un centro, un punto d’appoggio, un pericolo se in caduta libera… guscio è casa, protezione, tempo necessario alla crescita …. Dove lo metto il concetto? L’idea? Come una lampada in mezzo, non sotto al tavolo, perché la pensiamo come una lampadina, una volta come una candela, luce. Qualsiasi arte è concettuale arriva alla coscienza anche con una idea astratta ma concretissima, è un fulmine. Unisce il cielo alla terra. Noi a tutti. Tutto è immanente e trascendente contemporaneamente. Torniamo all’unità. Che è la prima idea.
Le opere successive ci aiutano in questo percorso.
Alberto Sighele
nb le seguenti sono solo esempi di opere che potrebbero sostanziare il discorso sopra