per Roberto Codroico
la coppia perché è doppia
elegante sensuale e trasparente
appassionata dal collo alla culla
dal culo alla nuvola torna
nell’uno dell’unità della linea
come niente
così la coppia sa che sta
alla bellezza con la certezza
che è passaggio al tutto
e nel vortice dell’occhio
si specchia e si calma
perché
il ricciolo che è sceso
fino al naso non a caso
cerca il bacio senza doppia
dove la guancia si sgancia
e si allinea al seno che non è meno
della schiena che sale
non ditemi che è carnevale
perché il giorno e la notte
non si danno le botte
tra il sopra e il sotto
ma cercano nel colore il cuore
e nella stella la cosa bella
e da lontano si chiamano vicino
finché nell’abbraccio
per finire faccio
ancora l’elogio alla doppia
allora siamo una coppia
e ti amo
le gocce hanno rotto l’argine
della nuvola che scivola oltre
mentre loro restano e gocciolano
sanno che tutto è loro
rotolano sul parabrezza
con la certezza
d’essere godute anche sotto
se il vento porta via l’ombrello
si accumulano in direzione opposta
perché quello è il loro compito
il cuore e si gonfiano
e ancora più giganti
nelle natiche tra le quali
sono scese nella doccia che è goccia
senza fatiche eccessive amorali
innamorate del loro destino
d’essere gocce d’acqua
color verde rosa mare
dal cielo al corpo
risorto nell’acqua e nella goccia
che ne è stata il pulito percorso
finché sboccia nel fiore
che è il cuore tuo il centro
ringrazia la goccia e la pioggia
su cui tutto appoggia
e aspetta di tornare al cielo
dove tu sei la goccia e riparti
e amarti lo sai irrora tutto
tu architetto
dallo spigolo
alla porta al tetto
adesso accendo il fuoco
dei cinque sensi
e lo alimento
col ventaglio del giallo
chiudo tutto nel cubo
e lo incuneo
nella luce oltre le nuvole
se il sole si allunga sul mare
il verde mare
ha già sciolto lo spazio
e la finestra non è più fortezza
le mani
rotolano nel domani
il cielo e la trasparenza
vogliono risucchiarsi le gocce
verdi di vita
e rimetterle nella ruota
infinita
per Antonello Serra
l’uno si biforca nelle corna
ma torna
uno
nello scudo del sole
che vuole
in sè tutti i guizzi
per Lome Lorenzo Menguzzato
è antico il cantico
della gabbia
aperta
che ognuno abbia
così
il suo percorso
per Matteo Boato
hai mai pensato
di stendere il bucato
tra le colonne del palazzo ducale
dicendo che sono nuvole
e poi toglierlo perché
gocciolava ingiustizia?
(per duomo e torre di Pisa)
la consistenza della coscienza
è accettare il nero
per proclamare il bianco
in alto nella luce
quando la massa
si mette in marcia
per Compostela
vuole la stella
piglia la guglia
e scivola nel cielo
a Pitiliano toscano piano piano
tutti i colori nascosti nella creta
sono scappati di mano
non a caso
in case