artisti siculi di statuto speciale 2019

 

per Jano Sicura

per Jano Sicura
io groviglio
mi piglio la responsabilità
di uscire dal quadro
a dirti
che la vita
è una linea
ma ha anche la dimensione
del cerbiatto
lo spazio dei quattro salti

 

io groviglio
mi piglio la responsabilità
di uscire dal quadro

a dirti
che la vita
è una linea

ma ha anche la dimensione
del cerbiatto
lo spazio dei quattro salti

per Angelo Barone

per Angelo Barone
sa
il sangue
che lì
il tu
è tuo

 

sa
il sangue
che lì
il tu
è tuo

 

il taglio
ti
aiuta

 

per Jano Lauretta

in un attimo soave
con mani da gigante
ti ho circumnavigato ogni curva
ottenuto la chiave
acceso l’arcobaleno dei tramonti
dall’uragano del mondo
smussato ogni spigolo
trovato nel vento
la carezza che ti amo
sul vulcano del tuo ombelico
dico ancora all’infinito
dal vulcano nell’uragano
nella mano del gigante
nella gola al vento
la parola che ti amo

la percezione inquietante
esce da ogni frattura
noi la lasciamo andare
poi la riportiamo dentro
e lì al centro
lasciamo che si sciolga
in languore
poi ringraziamo il cuore
e allora
pulsa il fiore

la percezione inquietante
esce da ogni frattura
noi la lasciamo andare
poi la riportiamo dentro
e lì al centro
lasciamo che si sciolga
in languore
poi ringraziamo il cuore
e allora
pulsa il fiore

per Giovanni Garipoli

per Giovanni Garipoli
quando le macchie sono baci
e le sfumature carezze
puoi dipingere con le nuvole in cielo
con i fenomeni carsici dell’acqua
e con le ossa dei sentimenti
senti e ascolti

 

quando le macchie sono baci
e le sfumature carezze

puoi dipingere con le nuvole in cielo
con i fenomeni carsici dell’acqua

e con le ossa dei sentimenti
senti e ascolti

per Giovanni Garipoli
la colonna di legno
di gelso
fatto a fette
e ancora in piedi
così il frutto
è un bugnato di bulbi
ed è ancora dolcissimo
la foglia è un crogiuolo
di buchi dal baco da seta
ma è ancora verde
e allora l’anonima sofferenza
la scalpelliamo
in spirale che sale
e il gelso
è eccelso
la felicità rotola fuori dal cesto

la colonna di legno
di gelso
fatto a fette
e ancora in piedi

così il frutto
è un bugnato di bulbi
ed è ancora dolcissimo

la foglia è un crogiuolo
di buchi dal baco da seta
ma è ancora verde

e allora l’anonima sofferenza
la scalpelliamo
in spirale che sale

e il gelso
è eccelso
la felicità rotola fuori dal cesto