dal corno ti dico ti voglio
e tu con la mano sul ventre
mi dici sono Venere e sono
tenere le cure per il figlio la figlia
non occorre la foglia lo cullano
le curve con cui ti ho sedotto
e condotto da me che ancora aspetto
le tue carezze sotto e dentro la pietra
non arretra il desiderio della curva
della culla dove ognuno si annulla nell’altro
ma così commosso entra nell’osso
del sasso dell’essere assieme
tienimi stretta non avere fretta
il tuo amore ti aspetta
Alberto Sighele