dal silenzio e la parola
emerse l’attesa
della parola vera
la primavera sotterranea dove
era andata dallo sciogliersi delle nevi
in silenzio dopo essere venuta
dagli spazi aperti sopra le nuvole
tra il silenzio e la parola
non era più come prima
perché per me parola e te silenzio
c’era il tre, si parlavano
nella sorpresa che nasceva dall’attesa
e dall’ascolto uno dell’altra
e creava il ritmo raccolto
divino fluente
del tre
dove io ero te
Alberto Sighele
(da scrivere disegnando la forma di 3 con i tre versi finali in mezzo)