da tempia a tempia ti trapana la domanda: chi sono io?
– Non c’è dubbio sei un fiore, da gomito a gomito, no, non lo dubito.
Da angolo della bocca ad angolo, ti tocca sussurrare di labbra:
– Ma possibile che tu non abbia interesse alla bellezza mia, che mi scoppia?
Ho capelli cadenti in riccioli, occhi ridenti, orecchie conchiglie
di tutte queste meraviglie, da capezzolo a capezzolo, ancora non mi raccapezzo..
quando userai la parola, amore? – Quando tolti gli ultimi ornamenti, mi fai sentire il cuore