con il possibile intervento di Alberto Sighele
Invito oltre
Xante Battaglia e Giosuè Allegrini sono le colonne d’Ercole : a noi andare oltre. Noi tutti, e così l’arte ritroverà sè stessa. Uno finisce il suo contributo di riflessione : invitandoci con le parole di Einstein ad avere l’incoscienza di tentare l’impossibile. L’altro, da buon amiraglio (d’altri tempi), chiude il suo, con il vento in poppa. Tutte e due le finali sono potentissime, istintive, di fede, ma non contro la razionalità. Tutte e due potrebbero essere accusati di lavorare troppo di testa. E testa ne hanno. Ma io sento in loro il pulsare rivoluzionario, oltre tutte le mode e gli scodinzolii, non la rincorsa, a smarcarsi per smarcarsi, per distinguersi, per ritagliare un spazio per l’ego di artisti e arte che hanno perso la bussola. Arte prostituita al potere. Questi la amano, l’arte, e la cercano, notte e giorno come amanti. Loro, cioè, imperterriti battono il chiodo che l’arte è nel presente della storia per additare il futuro, ed è per tutti, non solo per le fauci di un mercato pescecane senza regole se non quelle del monopolio del mediaticamente più forte. E loro, e noi, adesso ci sono anch’io, (:i tre dell’ave maria) che pregano l’arte di tornare a svegliare i cuori e le menti di tutti. Il risveglio delle coscienze è il compito dell’arte. E’ nella coscienza che l’ego si trasforma in sè. E il sè ci conduce diretto alla divinità del tutto. Questa è l’universalità dell’arte. E’ qui che si misura la demarcazione tra decorativismo e arte, per rispondere alle incertezze della stimolazione di Sgarbi.
Operare nella storia, interloquire, usare gli strumenti d’oggi, ed i più semplici anche, in modo da indicare la strada, anche tecnicamente, alle nuove generazioni o almeno essere con loro. Amo in Xante lo stile binario che raccoglie le cose dalla cronaca, le mette in contraddizione, tesi-antitesi, e suscita una sintesi aperta al contributo dello spettatore nella sua testa. Io pratico con la stessa dinamica la pittura fonetica : dove mi porta quell’immagine fusa con la musica di quelle parole ? Entrambi usiamo sovente la fotografia o l’immagine raccolta dagli altri. Questa è l’universalità della democrazia. La scultura con la mola a disco non più lo scalpello.I pennelli ?sì ancora per pasticciare un foglio a scopo terapeutico. La terapia dei colori dove potrebbe portarci ? E ragionare sul colore, su tutti i suoi significati, quanti fili si annodano sul colore ? La stessa domanda sulla parola ? In quante direzioni si può scomporre una parola ? E poi ricostruire. Giocare e accorgersi che la propria gioia mette in discussione il mondo…Ma per quanto riguarda il colore, ad esempio, perché non prendere la scorciatoia di una foto, di un gioco al computer. La macchina è per me, non sopra di me ; e allora ho anche il diritto di tornare con Xante all’arcaico, all’origine della grande madre ; io, nella mia pratica di peinture phonétique, e phonetische Malerei, o phonetical painting, non uso i caratteri stampatelli ma la corporeità della calligrafia, perché cerco lo spirito attraverso il corpo, e nella nudità delle radici delle parole trovo, ad esempio, la fratellanza di tutti i popoli europei e non solo. Xante arcaico, io monaco ammanuense. E non c’è dubbio che entrambi siamo moderni : guardate quanto materiale peschiamo nei media.
Una conclusione, per ora, per non tediare.
Xante mi è stato maestro di vita, l’arte nasce lì. Insegnamenti : Alberto, vendi, dobbiamo mangiare. Credi in quello che fai, i critici, il pubblico verranno. Calma, calma, pazienza, ma lavora, i frutti ti cadranno in mano. Prima delle tue opere, ho visto l’artista nel tuo comportamento. Tradotto, questo significa : la centralità del sè, nella coscienza che l’universo ti verrà incontro se tu continerai a cercare te stesso.
E Giosuè ? C’è in lui una capacità di analisi infinita. Una curiosità illimitata. E poi sintesi folgorante. Tante, tante, infinite grazie a Giosuè.
Alberto Sighele,
artista fonetico
www.apoemaday.eu
mi piacerebbe essere nel vostro libro della Controstoria con lo scritto sopra e con la pittura fonetica sotto, (vi prometto di tradurvelo tutto in inglese, appena me lo date definitivo, più in fretta che posso – ma bene!) Vorrei anche i due quadri promessi da Xante.
la decorazione fa il prurito, l’arte penetra come una fiocina .
per Xante Battaglia e Allegrini Giosuè