scritture di Alberto Sighele per i quadri di Lome alle Voci di Bacco, Casa del Vino, Isera, dic 2018
il giallo è già
in attesa sospesa
sono una donna
a modo
se mi mungi i seni
vieni
sul cuore
sono un tenente di vascello
e credo di essere bello
prima di gonfiarmi la testa
voglio vedere
voglio sapere
hai prova sicura
che sono
madre natura
granelli di sabbia
sotto l’increspatura del mare
dal risentimento della risacca
si lasciano violare
tra il verde e il sole
ci vuole
una pagina fitta di storia
non ancora baldoria
reggimento di soldati
in attesa
che reggiseno e reggicalze
incalzino
smorfia prima del sorriso
la traiettoria è un bacio
soli come coriandoli
in una tempesta di carnevale
per fortuna la luna
mi ha portato
una mareggiata di baci
bacio
lascia traccia
sulla faccia
e sul bulbo
occhi socchiusi
su labbra chiuse
e sotto le serrature
il naso manda segnali
se ti manco
devi fare esercizi
sul mio fianco
se accendi gli occhi
e mi tocchi
l’oceano dei seni
il mio tulipano
vieni
è la tua mano
esci dallo stupore
sotto la ruota dei seni
il tre è il cuore
negli occhi obliqui indichi
che il rossetto
viene dal petto
l’arcobaleno
è flusso
da occhi labbra e seno
è tutto
oltre la morte
Krisnamurti
al bulbo nero
salgo in cielo
a quello rosso
sono commosso
mi batte in testa
dopo questa tempesta
cosa mi resta
delle tue labbra
sull’oceano blu
ci sei tu
e i tuoi baci
a tenermi in superficie
ti mordo
con la coscienza
e il tulipano
non si vede
che ho in mano
per te
il bucaneve ?
due guancie accanto
intanto
il viola vuole
una cosa sola
le belle di notte
sono un fiume
rosso giallo
un semaforo di stelle
se si alza il pene
è una festa
da grattarmi la cresta
mi stropiccio gli occhi
in attesa che scocchi
la mia ora
mi aggrappo al tulipano
e non scappo
aspettiamo
dalla mia pettinatura
in giù
sono sicura
se mi accarezzi tu
avrò anche un corpo
è nel mio sopraciglio
se sono cono all’alto
mi alzo dal groviglio
vieni verde foglia
ho voglia
di fiori
quanta sofferenza
per aggiungere
un lato al triangolo
ma la circonferenza ?
se si spalma
lo spigolo
sulla crosta terrestre
emerge la calma
attenta nella tenda
la curva
cova il colore