mi strofino su di te e mi rovescio
ti liscio in ogni piega e ti lascio
ti prendo, sospendo tutto e ti penetro
solo quando
ho visto il tuo cuore di fronte
troneggiare nella valle tra i seni
o quando tra le spalle
protetto tra le scapole siamo,
col mio, battito su battito
e siamo l’onda che batte la spiaggia
il raggio di sole che bussa su ogni foglia
la goccia che dalle nuvole lava il mondo dalla mancanza d’amore
che invece splende in ogni perla di rugiada
insiste sempre insiste che anche lui prima di tutto esiste
e insorge che anche il corpo lo chiama
Alberto Sighele