tra una pagina e l’altra

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tra un respiro e l’altro          tra una pagina e l’altra
si alza il sole                            e quello che il cuore e il corpo vuole

che ogni pagina mi porti in una tua piega
spiega come il libro del sole racconti
a tutti ogni giorno di te

e solo dopo tramonti
in splendore
dietro ai monti

Alberto Sighele

fasci di fuoco da crinale a crinale

 

Così, tutta la valle era enorme botte.
Con fasci di fuoco da crinale a crinale,
a impedire che dal cielo filtrasse la pace
o dal cuore umano. Solo botti e botte

mortali. Gli imperiali, dalla schiena del Biaena
anche, e dal Monte Spil, non spumante,
ma tante, quante? tante esplosioni: un colabrodo.
Che, se eri ancora vivo, eri uovo sodo.

Da “Passo Buole Termopili d’Europa”
di Alberto Sighele
16 marzo a Pomarolo al Sipario d’Oro
www.apoemaday.eu

il nemico a due passi negli occhi

 

2 – Anche il telegrafista è esploso. 1 2 3- La slavina
di massi è pronta. Con un taglio, se non sbaglio,

va giù. 1 – Hanno fegato e stinchi gli stambecchi
e fiato.2 – No, non sono ubriachi di birra.
3- Come i nostri di grappa. 1 – Non si scappa.
La guerra rompe i denti e le costole a chi sale.

2- Prendere fiato e poi andare all’assalto.3 – Non vale.
1- Meglio la frana di sassi, che vedere il nemico
a due passi, negli occhi, e non poterci pensare,
infilzargli la baionetta nel fianco. E se lo manco,

sono io a dovermi sfilare la lama, se posso,
con lui che lo ho addosso, e io o lui,
sono morto. 2 – Lascia stare! 1- Con una ferita
mortale all’ospedale. 3 – Falla finita!

Da “Passo Buole Termopili d’Europa”
di Alberto Sighele
16 marzo a Pomarolo al Sipario d’Oro ore 20.45   gratis

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se la guerra sia decisa dal foraggio per i muli

E non sai se la guerra sia decisa dal coraggio

dei soldati, dal foraggio per i muli, da quanto
è saggio il piano, dal lavaggio del cervello
alla nazione, dalla precisione della produzione industriale
d’arma e se ci sia un’anima animale

che a un certo punto dice: basta!
Si pianta sulle ginocchia come un mulo,
pianta l’asta della bandiera lì, dove si trova,
e dice: qui, è la Patria, non un metro più avanti,

non un metro più indietro, nessuno si muova!

Da “Passo Buole Termopili d’Europa”
di Alberto Sighele
16 marzo a Pomarolo al Sipario d’Oro ore 20.45   gratis
www.apoemaday.eu

lì li impiccavano

 

La strega
Qui, ad Avio, abbiamo un castello
con la torre della Picadora. Di buon ora
volevano si corresse a vedere quanto è bello…
lì, li impiccavano e poi li lasciavano fora,
appesi al vento, per far spavento alla gente
ignorante, i ladri di polli. Ne ho viste tante.
Sono una povera donna, non una scema.
La scena la vedo completa: fanno
lo stesso anche adesso, con chi non è d’accordo.
Da una parte e dall’altra. Così mi ricordo
e sto attenta, se voglio fare la strega.
Sono fatta così, non riesco a dir: me ne frega.

Da “Passo Buole Termopili d’Europa”
di Alberto Sighele
16 marzo a Pomarolo al Sipario d’Oro ore 20.45  gratis
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la a e la o

la a e la o in bambino e bambina spiega
che tu sei la a di alfa io la o di omega

e così con yin e yang  il bing bang
dell’universo che si versa e viceversa

uno nell’altro o è armonia o è disastro
ma nella ruota  che svuota e riempie

anche il disastro diventa un astro
e il mulino è il concetto perfetto

che tutto scorre liquido e facile
che tu sei bambina io sono bambino

conosco la danza il fiume e cosa faccio
scorro giro  ti aspetto finché ti abbraccio

Alberto Sighele