l’essenziale
per quanto vale
è che la matita
è tenera come le dita
che le si aggrappano
al seno
e le strappano
una lacrima almeno
Alberto Sighele per madre arcaica seduta con matita di Xante Battaglia
uno
due
tre
qui c’è
la madre arcaica
sulle due colonne dei piedi scalza
alza la testa piatta
nessuno l’ha fatta così astratta
anche il cuore che è vortice è quadrato
schiacciato dal collo
e le colonne che salgono
segnato dai seni rotondi
solo loro
perché non rispondi?
dal tre al quadrato
alla spirale che sale
sei tu l’uno
il nessuno
che la madre arcaica
con voce già rauca
chiama
dai piedi alla testa resta
la spirale nascosta che
ti ama
Alberto Sighele per la madre arcaica di Xante Battaglia
la lanterna è luce interna
che conduce ad altre sponde
è il ponte
è la fonte di noi stessi
saremmo fessi
restassimo in ginocchio
Genova è il porto aperto
è giovane e riparte
porte aperte
Genova è gioia non gemito
Alberto Sighele
il sesso è
dove quando come
cosa fai tu adesso
per uscire da te stesso
e fonderti con l’altro
da me a te al sè
dare vita al tre
Alberto Sighele
al risveglio voglio il meglio
così mi accontento delle tue coccole
e mi alzo di un balzo
Alberto Sighele