dal silenzio e la parola emerse l’attesa

dal silenzio e la parola
emerse l’attesa
della parola vera
la primavera sotterranea dove
era andata dallo sciogliersi delle nevi
in silenzio dopo essere venuta
dagli spazi aperti sopra le nuvole

tra il silenzio e la parola
non era più come prima
perché per me parola e te silenzio
c’era il tre, si parlavano
nella sorpresa che nasceva dall’attesa
e dall’ascolto uno dell’altra
e creava il ritmo raccolto

divino fluente
del tre
dove io ero te

Alberto Sighele

(da scrivere disegnando la forma di 3 con i tre versi finali in mezzo)

Marco Locci

Marco Locci è mare e luce
con i suoi occhi mi conduce
oltre il confine in quel viaggio
dove sbarco dalla vela di un raggio
alla riva lontana oltre il varco
dove sempre la vita ci ama

Alberto Sighele

Marco Locci è mare e luce
oltre il confine in quel viaggio
dove sbarco dalla vela di un raggio
alla riva lontana oltre il varco
oltre il confine in quel viaggio
dove sbarco dalla vela di un raggio
alla riva lontana oltre il varco
dove sempre la vita ci ama