togliere la pelle alla cipolla e piangere di quanto è bella
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una foglia si spoglia
una foglia si spoglia
e non ha paura della morte
perché da sotto
l’erba insiste
la morte non esiste
Alberto Sighele
il filo d’erba saggio
il filo d’erba saggio
si fa un massaggio
del pensiero del prato
e torna ancora più verde e affilato
Alberto Sighele
si appassiona il fiore
si appassiona il fiore che appassisce
ma poi capisce sorride e ragiona
della prossima stagione
Alberto Sighele
battito su battito
mi strofino su di te e mi rovescio
ti liscio in ogni piega e ti lascio
ti prendo, sospendo tutto e ti penetro
solo quando
ho visto il tuo cuore di fronte
troneggiare nella valle tra i seni
o quando tra le spalle
protetto tra le scapole siamo,
col mio, battito su battito
e siamo l’onda che batte la spiaggia
il raggio di sole che bussa su ogni foglia
la goccia che dalle nuvole lava il mondo dalla mancanza d’amore
che invece splende in ogni perla di rugiada
insiste sempre insiste che anche lui prima di tutto esiste
e insorge che anche il corpo lo chiama
Alberto Sighele
la sfinge
spinge la sfinge
dall’immobilità nel deserto
alla trasformazione del mondo
ma
certo
sul principio primo
che il mondo è tondo
Alberto Sighele
la ruota
che non si scuota
la ruota dal centro
il suo funzionamento
è lì
nell’apparente immobilità
la velocità
Alberto Sighele
la parola
la parola è danza
e riempie la stanza
si prende lo spazio
la parola è grazia
è dono, siamo io e te
che rotoliamo
nel fieno e poi ci alziamo
punzecchiati da pagliuzze
entriamo nel vento
senza spavento
la parola è macina
una macchina
è movimento è partenza
la parola è danza
flusso nel tutto
Alberto Sighele
chiama te
c’è un bisogno di amore
profondo come un pozzo
tondo come il mondo
immenso come il cielo
scivola sul petalo
di ogni cosa bella
gocciola da ogni stella
e chiama te
Alberto Sighele