il cucchiaio

cavo e colmo il cucchiaio
si alza alle labbra sotto il naso
calmo, pieno raso
dalla conca del piatto
alla spelonca della bocca

dove gli tocca far da bilancia
tra lo star vuoto dello stomaco
e la pienezza della pancia
tra il lungo intestino tortuoso
e lo scarico

Alberto Sighele

capillari

voglio scivolare su di te e compenetrarti
come fa l’acqua sulla terra
finire col fluire in te come la linfa
salire nei capillari dei tuoi desideri
sorridere
e finire nella tua coscienza nella danza

Alberto Sighele

compenetrarsi

se uno è ape l’altra fiore
si apre l’universo

se una è fiore l’altro pistillo
dillo che fluire è

compenetrarsi è assorbirsi
è spargersi

dal fiore al frutto tutto
è dono

Alberto Sighele

la ruota

mi alzo ti scalzo scuoto ti tengo e ti innalzo
ti supplico e vedo che siamo una ruota dove
anch’io sono a mia volta travolto e raccolto

Alberto Sighele

gli dei

gli dei che vuoi placare
nel sacrificio
sei tu

sei tu
il dio la vittima
e il giudizio

calmati
e torna in te

è nel tuo cuore
il vortice
del fiore

Alberto Sighele

il mio naso

non è un caso
che il mio naso
sia in mezzo
alla mia faccia

cosa vuoi
che io faccia
se il tuo cuore
è in mezzo al petto

io ci metto
naso e muso
e l’annuso

Alberto Sighele