la mente è dove si sente

la mente è dove si sente
nel silenzio la parola
quella sola se taci
come il piacere quanto
mi piaci ma taci
senti l’amore
che mormora

Alberto Sighele

la mente è dove si sente nel silenzio la parola quella sola se taci come il piacere quanto mi piaci ma taci senti l’amore che mormora A

il male che è assenza

il male che è assenza
mette il bene in movi-
mento che è presenza
vale la rotazione
della spirale
e il sapere dove
andare

il male che è assenza mette il bene in movi- mento che è presenza vale la rotazione della spirale e il sapere dove andare

Alberto Sighele

…quando vedo che sei due

…quando vedo che sei due
occhi che mi guardano
labbra che sussurrano
seni che mi toccano
fianchi che mi stringono
labbra verticali a vortice che dice
all’ombelico tuo succhiami in sù a sussulti…

Alberto Sighele

…quando vedo che sei due occhi che mi guardano labbra che sussurrano seni che mi toccano fianchi che mi stringono labbra verticali a vortice che dice all’ombelico tuo succhiami in sù a sussulti…

il fiore di loto è alla fine della lotta

il fiore di loto
è alla fine della lotta
con tutto
come danza
il volere tutto
e sapere farne senza
il piacere finale di vincere il male

Alberto Sighele

che sia io o te che infetti intanto niente abbracci stretti né baci te lo dirò con la mente quanto mi piaci la salvezza è nel mio intestino giardino o immondezza carezza o carogna polmone virus o corona la padrona è la vita ed avvitarsi al meglio il fiore di loto è alla fine della lotta con tutto come danza il volere tutto e sapere farne senza il piacere finale di vincere il male

io l’uno il fusto

io l’uno il fusto
tu il due la foglia
tre il tenerti con la voglia
quattro nel piacere di un’altra foglia
cinque ci si avvolge in desiderio stretto
sei già in vortice di opposti che se lo accetti sali
al sette sotto il sole nel cuore al fiore dalle mille ali

Alberto Sighele



io sono il narciso che preciso con slancio centrale verticale nel vortice sale giallo nei sei petali ballo fino a te che sei Venere vedi mi inchino sull’acqua del due e ti sfioro poi d’un balzo mi alzo alla corona del cuore io l’uno il fusto tu il due la foglia tre il tenerti con la voglia quattro nel piacere di un’altra foglia cinque ci si avvolge in desiderio stretto sei già in vortice di opposti che se lo accetti sali al sette sotto il sole nel cuore al fiore dalle mille ali

ecco il tempo è un fiume

ecco il tempo è un fiume
ma è fermo nel sempre
essere in movimento
è nella natura
l’eterno
nell’essere sempre
se stessi

Alberto Sighele

was wir brauchen: dem Meer oder einem Fluss zu lauschen ecco il tempo è un fiume ma è fermo nel sempre essere in movimento è nella natura l’eterno nell’essere sempre se stessi

prima c’era l’uno e credeva d’essere nessuno

prima c’era l’uno
e credeva d’essere nessuno
perché non si vedeva in nessuno specchio
poi il due ha giocato le sue responsabilità
eccomi qua specchio al tuo occhio la tua identità
ho corso il rischio della divisione ma voglio la fusione
sono nata per te foglia è due ma io e te voglia di tre

Alberto Sighele

il bene è il mio pene io sono dio Apollo pollo e mi faranno le penne prima c’era l’uno e credeva d’essere nessuno perché non si vedeva in nessuno specchio poi il due ha giocato le sue responsabilità eccomi qua specchio al tuo occhio la tua identità ho corso il rischio della divisione ma voglio la fusione sono nata per te foglia è due ma io e te voglia di tre

il cuore prima colonna musicale

il cuore prima colonna musicale
il respiro la guaina che lo avvolge
un canto e controcanto che gli va incontro
assieme fanno un fascio un gambo un tronco
siamo la canna di un vulcano e un fiore
tra poco capiremo siamo
schizzo ritmo fiato d’amore

Alberto Sighele

due occhi due labbra due seni Venee dici vieni io alleno all’inizio e alla fine della notte dell’attesa il cuore prima colonna musicale il respiro la guaina che lo avvolge un canto e controcanto che gli va incontro assieme fanno un fascio un gambo un tronco siamo la canna di un vulcano e un fiore tra poco capiremo siamo schizzo ritmo fiato d’amore

qual’è la meta della traiettoria del nostro pianeta

qual’è la meta
della traiettoria del nostro pianeta
non pensare sia contraddittoria
guarda la scia
è il morso al pomo del cosmo
ora medita e rumina
poi sobbalza ma alzati e cammina

Alberto Sighele

il corona virus ci incorona qui ed ora non ci possiamo credere ma anche la felicità è qui ed ora e allora? qual’è la meta della traiettoria del nostro pianeta non pensare sia contraddittoria guarda la scia è il morso al pomo del cosmo ora medita e rumina poi sobbalza ma alzati e cammina
c’è un ritmo ascoltalo il primo che senti è il cuore perché batte più forte poi senti che è avvolto dal respiro qual’è la meta della traiettoria del nostro pianeta non pensare sia contraddittoria guarda la scia è il morso al pomo del cosmo ora medita e rumina poi sobbalza ma alzati e cammina

accusare la Cina di tutte le nefandezze

accusare la Cina di tutte le nefandezze
lei che essendo ad est dell’Europa
oltre alle merci e alle cose di cui sopra
ci inonda di tali antiche e recenti bellezze
come il sole che brilla brucia e ci scopa
coi suoi raggi e fa di noi saggi, se i difetti
altrui non sono mostri, semplicemente i nostri

Alberto Sighele

Ester sei l’est il sorgere del sole esterefatto da questa grande ruota della notte e del giorno ritorno commosso da te accusare la Cina di tutte le nefandezze lei che essendo ad est dell’Europa oltre alle merci e alle cose di cui sopra ci inonda di tali antiche e recenti bellezze come il sole che brilla brucia e ci scopa coi suoi raggi e fa di noi saggi, se i difetti altrui non sono mostri, semplicemente i nostri