io e te fa noi con noi e voi vuoi la moltitudine

io e te
fa noi
con noi e voi
vuoi la moltitudine
e se io e te è tutto
è brutto rinunciarci
è meglio amarci

Alberto Sighele

la luce conduce alla trasparenza all’essenza seguila anche da uno spiraglio fa un raggio che trafigge io e te fa noi con noi e voi vuoi la moltitudine e se io e te è tutto è brutto rinunciarci è meglio amarci

cerco quello spazio interiore in silenzio

cerco quello spazio
interiore in silenzio
dove strizzare lo strazio
in speranza grazia e costanza
e la molla che ho giù sotto la zolla
della radice si innalzi e mi balzi
mi avviti mi inchiodi al soffitto delle stelle

ti accarezzo abbraccio penetro il corpo tuo alle prime tre ruote sulla quarta il cuore il perno faccio la capriola alle altre tre sopra alla mente all’anima tua perché la sintesi di noi due è il tutto assieme cerco quello spazio interiore in silenzio dove strizzare lo strazio in speranza grazia e costanza e la molla che ho giù sotto la zolla della radice si innalzi e mi balzi mi avviti mi inchiodi al soffitto delle stelle


del Himmel ist blau und meine Frau ist die Sonne cerco quello spazio interiore in silenzio dove strizzare lo strazio in speranza grazia e costanza e la molla che ho giù sotto la zolla della radice si innalzi e mi balzi mi avviti mi inchiodi al soffitto delle stelle

il corona virus finirà

il corona virus finirà
quando avremo incoronato
il principio del diritto alla salute di tutti
in tutti i continenti
ebola non era una bolla non una balla
non una bella addormentata nel bosco
i virus tornano violenti a galla come una palla

Alberto Sighele

il corona virus finirà quando avremo incoronato il principio del diritto alla salute di tutti in tutti i continenti ebola non era una bolla non una balla non una bella addormentata nel bosco i virus tornano violenti a galla come una palla

qualcuno parlava ai cavalli per capire

qualcuno parlava ai cavalli per capire
qualcuno a vanvera alle nuvole per navigare
per vincere la morte qualcuno parla al suo orto
qualcuno vedeva dentro sé tra tre giorni risorto
io sono qualcuno che finché vivo parlo al mio olivo
ci sarà anche qualcuno che parla con tutti
ma cerca se stesso? o tutti parlavano allo specchio?

Alberto Sighele

pensi una cosa e fallo fino in fondo qualcuno parlava ai cavalli per capire qualcuno a vanvera alle nuvole per navigare per vincere la morte qualcuno parla al suo orto qualcuno vedeva dentro sé tra tre giorni risorto io sono qualcuno che finché vivo parlo al mio olivo ci sarà anche qualcuno che parla con tutti ma cerca se stesso? o tutti parlavano allo specchio?

sono due le labbra di Lisa sono mille i petali di Rosa

sono due le labbra di Lisa
sono mille i petali di Rosa
voi chiedete il senso della cosa
cosa dico ve lo risponderò con l’ombelico
che ho il dito nel miele infinito del piacere
che sale che vale pace amore gioia
universale

Alberto sighele



in testa e sul fianco resta che ti manco il due è dono il tre è abbandono all’avvitarsi della vita sono due le labbra di Lisa sono mille i petali di Rosa voi chiedete il senso della cosa cosa dico ve lo risponderò con l’ombelico che ho il dito nel miele infinito del piacere che sale che vale pace amore gioia universale