dalla cantina al tetto l’ho detto io sono la casa

dalla cantina al tetto l’ho detto io sono la casa
come la lumaca che è lenta ma porta con sé tutto
almeno il guscio cioè l’essenziale così imparo che
sono fatto a chiocciola a spirale
cioè salgo per questo valgo
e scelgo d’essere fiamma
oggetto e soggetto vita e vissuto contenitore e contenuto

Alberto Sighele

dalla cantina al tetto l’ho detto io sono la casa come la lumaca che è lenta ma porta con sé tutto almeno il guscio cioè l’essenziale così imparo che sono fatto a chiocciola a spirale cioè salgo per questo valgo e scelgo d’essere fiamma oggetto e soggetto vita e vissuto contenitore e contenuto

scrivo medito e arrivo

scrivo
medito
e arrivo
perché sgorgo
mi ingorgo
fluisco
e ancora mi avvolgo in vortici

Alberto Sighele

il serpente ti avvinghia ma non ti strozza ti porta in carrozza verso l’alto se hai pazienza rallenta e ti fa godere di più scrivo medito e arrivo perché sgorgo mi ingorgo fluisco e ancora mi avvolgo in vortici

l’otto è quattro più quattro

l’otto
è quattro più quattro
i nostri due cuori
nove ancora l’ago dispari della bilancia
al dieci
cinque più cinque
i nostri sensi al mille

Alberto Sighele

l’otto è quattro più quattro i nostri due cuori nove ancora l’ago dispari della bilancia al dieci cinque più cinque i nostri sensi al mille

candela aratro e tenaglia

candela aratro e tenaglia
è giglio
triangolo partito dall’alto
ma che orizzontale a terra
sa
da lui sempre salirà
la fiamma

Alberto Sighele

candela aratro e tenaglia è giglio triangolo partito dall’alto ma che orizzontale a terra sa da lui sempre salirà la fiamma