tantra la rete i pesci
Alberto Sighele
tantra la rete i pesci
Alberto Sighele
non manifesto manifesto esisto
Alberto Sighele
i fiumi attraversano i confini
il respiro irrora il corpo
la coscienza attraversa l’esperienza
la vita attraversa la morte
la vita è prima e oltre
il flusso è tutto
io e te è l’uno
Alberto Sighele
la pelle è il mio confine
fino a quando fuori
la mia incontra la tua
e allora il fiume scavalca gli argini ed inonda
così la differenza tra me e te si affonda
e siamo noi
la pianura che si apre
Alberto Sighele
è sempre al centro
dove si sfonda
dove si buca l’onda
dove si accumula forza
dove ti succhia lo spirito
la catena si spezza la schiena raddrizza
l’albero cresce ed il fiore sboccia
Alberto Sighele
adesso mi ritrovo nell’uovo dentro al centro
a bussare a tentare di uscire
ed il centro è il guscio mezzo tra il dentro e il fuori
e poi scavalco
e mezzo è l’eros tra le gambe dove il gambo cresce
e mezzo è centro e strumento
e tra ombelico e mente è il cuore
Alberto Sighele
la corona del corona virus gira
come il sole sui buoni e sui cattivi
a noi che siamo vivi
la differenza la fa la coscienza
la Siria la Libia l’Egitto la mafia la corruzione la dittatura l’ipocrisia
e fantasia poesia e felicità è che abbiamo tutti diritto a tutto
è serio l’ho sulle labbra nella mente sul cuore è scritto
Alberto Sighele
tra la terra e il cielo io volo
con la mano e il piede sono scimmia
con la schiena sono l’asse terrestre
con la mente trafiggo il cosmo
e ruoto con il cuore vortico
raccolgo l’universo
in uno
Alberto Sighele
kundalini
da lì
dove ti innalzi
e danzi?
passione
fino a patire e gioire
nella compassione
Alberto Sighele
a me non tocca
ti tocca subito
se ti spogli
il caldo il freddo
l’amore
è il cuore l’organo del tatto
adesso a chi tocca? avanti! non tutti quanti!
Alberto Sighele