medito sulla riva del fiume come tutto corrisponde tra le due sponde io e te ci tuffiamo nudi a far l’amore nella corrente al centro tra le onde e il tempo ci risponde sì sempre lì

medito sulla riva del fiume
come tutto corrisponde
tra le due sponde
io e te ci tuffiamo nudi a far l’amore
nella corrente al centro tra le onde
e il tempo ci risponde
sì, sì sempre lì

Alberto Sighele

medito sulla riva del fiume come tutto corrisponde tra le due sponde io e te ci tuffiamo nudi a far l’amore nella corrente al centro tra le onde e il tempo ci risponde sì, sì sempre lì

Covid: Corona Virus Disease = malattia 19: cosa sia, dal 19 in avanti, cioè qui nel 20: vizio, virus o virtù lo capirai tu

Covid: Corona Virus Disease = malattia 19: cosa sia, dal 19 in avanti, cioè qui nel 20: vizio, virus o virtù lo capirai tu
Covid coscienza, vedi? che senza, finiamo male. Ma adesso stammi ad ascoltare un istante, in sette tappe, non tante: tre volte.
Covid 19: ho le prove che anche il Corona Virus segue i sette principi universali: lui vola, e noi più bravi di lui alla sua scuola.
Covid è una croce: morte o sopravvivenza. Contraddizione stretta. Ti prende nei canali del respiro e della voce e ti conduce, in fretta, alla coscienza.
Covid cova caos, catastrofe, cataclisma o coinvolgimento, capovolgimento, le uova d’oro del cambiamento
Covid è una peste e si diffonde. Ma anche il bene, quando ti investe, non conosce sponde, si espande. Tutto è diffusivo: il bene e il male, a noi scegliere quale.
Covid è il video del coraggio di assumersi la responsabilità, come già molti hanno fatto: eccoci quà

Alberto Sighele

Covid: Corona Virus Disease = malattia 19: cosa sia, dal 19 in avanti, cioè qui nel 20: vizio, virus o virtù lo capirai tu
Covid: Corona Virus Disease = malattia 19: cosa sia, dal 19 in avanti, cioè qui nel 20: vizio, virus o virtù lo capirai tu

dalla pianta dei piedi dalle dita le radici dalla spinta delle mani dalle dita i rami dal tronco che è monco se io non ti amo e tu non mi ami

dalla pianta dei piedi dalle dita le radici
dalla spinta delle mani dalle dita i rami
dal tronco che è monco se io non ti amo e tu non mi ami
il desiderio del vortice fino alla chioma che chiama
l’universo dove chi ama morde il pomo dell’eden
e la festa dentro e oltre la testa e per tutta la canna
vuota a spirale che sale è la felicità

Alberto Sighele

dalla pianta dei piedi dalle dita le radici dalla spinta delle mani dalle dita i rami dal tronco che è monco se io non ti amo e tu non mi ami il desiderio del vortice fino alla chioma che chiama l’universo dove chi ama morde il pomo dell’eden e la festa dentro e oltre la testa e per tutta la canna vuota a spirale che sale è la felicità
gli alberi sono luce le donne dono e io chi sono? dalla pianta dei piedi dalle dita le radici dalla spinta delle mani dalle dita i rami dal tronco che è monco se io non ti amo e tu non mi ami il desiderio del vortice fino alla chioma che chiama l’universo dove chi ama morde il pomo dell’eden e la festa dentro e oltre la testa e per tutta la canna vuota a spirale che sale è la felicità
dalla pianta dei piedi dalle dita le radici dalla spinta delle mani dalle dita i rami dal tronco che è monco se io non ti amo e tu non mi ami il desiderio del vortice fino alla chioma che chiama l’universo dove chi ama morde il pomo dell’eden e la festa dentro e oltre la testa e per tutta la canna vuota a spirale che sale è la felicità

abituati al virtuale il virus ci frega perché

abituati al virtuale
il virus ci frega
perché si sfregola su di noi
con la velocità del virtuale – anche lui globale –
ma è reale come tante cose che ci è difficile vedere
perché abbiamo fretta – come lui ha fretta – perché
non esiste se non si attacca, come qualsiasi fakenews maledetta

Alberto Sighele

partire da una parola e finire in un’immagine sommerge pagine e pagine

partire da una parola
e finire in un’immagine
sommerge pagine e pagine
fa scaturire un torrente dalla sorgente
di quella coppia immagine e parola
che è doppia ma sempre una come Shiva e Shakti
i due che scivolano e si scuotano ma sempre uno una sono

Alberto Sighele

partire da una parola e finire in un’immagine sommerge pagine e pagine fa scaturire un torrente dalla sorgente di quella coppia immagine e parola che è doppia ma sempre una come Shiva e Shakti i due che scivolano e si scuotano ma sempre uno una sono