impariamo tutti quanti ad evitare la fuga in avanti
la fuga dal sud al nord dalla campagna alla città
dalla felicità alla tristezza dalla bellezza alle bolle e le balle
dal sè ai soldi
non ti ricordi
di quando eravamo poveri e belli
quelli erano tempi
Alberto Sighele
in equilibrio sull’equatore
corro cercando te, amore
ma restavamo sempre su piani paralleli
vicini ma mai quelli da unirci
la vita mi ha suggerito le dita e le mani
e sui meridiani all’incrocio
si è rotta la fuga sboccia un fiore e ti ho
Alberto Sighele
a che cosa serve che tu faccia la serva
in ginocchio in cucina
in bianco e nero con corona in testa
se non per dirmi con trasporto sincero
prendimi alzami trasportami
in cima a una cresta
fai di me una regina
Alberto Sighele
quando una donna si tocca
di lato alla bocca
o ha l’erpes
o ti dice guarda cosa mi tocca
fare
per farti innamorare
e tu adesso cosa fai quanti soldi mi dai?
Alberto Sighele
firmo tutto con l’erotismo
non mi fermo
certo prima mi soffermo sui particolari
tutti a me così cari
e le carezze mi costruiscono
un mondo di certezze
con te al centro
Alberto Sighele
con l’erotismo
non mi fermo
vado fino in fondo
finisco col fare
il giro del mondo
perché è una ruota
in cui rincorro te
sento
dentro
che quello che mi viene
è come il pene
sembra mio
ma è bene di tutti
punta al cielo
Alberto Sighele
agile
facile
invincibile
è lo spirito
basta
volerlo incontrare
come a fare l’amore con te
Alberto Sighele
tu diventi ogni cosa
nel sussurro del vento
se non entri nello spavento
diventi una dea
è la leggerezza della bellezza
che divide il destino
e lo dà
Alberto Sighele
