la canna

è l’intenzione lanciata dall’attenzione: la concentrazione affina e facilita.
Per lanciare la freccia niente fretta, polso fermo, occhio
immobile, mente calma. Prendi la mira e scocca il compimento.
Così capisci quanto è forte la canna, col suo vuoto dentro.
Non spavento ma musica e canto della vita che si avvita circolare.
E la forza della canna è invincibile. E’ buon materiale da costruzione.
Vuoto e pieno, centro e circonferenza, desiderio e distacco e si compie

Alberto Sighele

è l’intenzione lanciata dall’attenzione: la concentrazione affina e facilita. Per lanciare la freccia niente fretta, polso fermo, occhio immobile, mente calma. Prendi la mira e scocca il compimento. Così capisci quanto è forte la canna, col suo vuoto dentro. Non spavento ma musica e canto della vita che si avvita circolare. E la forza della canna è invincibile. E’ buon materiale da costruzione. Vuoto e pieno, centro e circonferenza, desiderio e distacco e si compie
è l’intenzione lanciata dall’attenzione: la concentrazione affina e facilita. Per lanciare la freccia niente fretta, polso fermo, occhio immobile, mente calma. Prendi la mira e scocca il compimento. Così capisci quanto è forte la canna, col suo vuoto dentro. Non spavento ma musica e canto della vita che si avvita circolare. E la forza della canna è invincibile. E’ buon materiale da costruzione. Vuoto e pieno, centro e circonferenza, desiderio e distacco e si compie

freccia

guarda che su questo sfondo, io ti inondo di gioia. Il desiderio è freccia
e ti colpirà in mezzo agli occhi. Ti scioglierà il viso in sorriso. E’ scoccata
dalla tensione dell’arco. Percorrerà in un attimo, un battito d’occhio, il tragitto
tra la corda tesa e il bersaglio. Ma non sbaglio se col saggio ti ricordo
che la felicità non è nell’arrivo, ma nella corda tesa, nella freccia,
nel viaggio tra desiderio e suo destino. La felicità è qui ed ora, nel percorso.
Il mantenere il distacco emotivo facilita l’arrivo, la sorprendente precisione


Alberto Sighele

guarda che su questo sfondo, io ti inondo di gioia. Il desiderio è freccia e ti colpirà in mezzo agli occhi. Ti scioglierà il viso in sorriso. E’ scoccata dalla tensione dell’arco. Percorrerà in un attimo, un battito d’occhio, il tragitto tra la corda tesa e il bersaglio. Ma non sbaglio se col saggio ti ricordo che la felicità non è nell’arrivo, ma nella corda tesa, nella freccia, nel viaggio tra desiderio e suo destino. La felicità è qui ed ora, nel percorso. Il mantenere il distacco emotivo facilita l’arrivo, la sorprendente precisione
guarda che su questo sfondo, io ti inondo di gioia. Il desiderio è freccia e ti colpirà in mezzo agli occhi. Ti scioglierà il viso in sorriso. E’ scoccata dalla tensione dell’arco. Percorrerà in un attimo, un battito d’occhio, il tragitto tra la corda tesa e il bersaglio. Ma non sbaglio se col saggio ti ricordo che la felicità non è nell’arrivo, ma nella corda tesa, nella freccia, nel viaggio tra desiderio e suo destino. La felicità è qui ed ora, nel percorso. Il mantenere il distacco emotivo facilita l’arrivo, la sorprendente precisione

paradigma di ogni rapporto

tutte le cose parlano di tutte le altre cose, è evidente.
Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda,
dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole,
dell’unità del tutto: in tutto è amore, del contatto del tu col tutto.
Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto
per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra
che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi

Alberto Sighele

tutte le cose parlano di tutte le altre cose è evidente. Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda, dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole, dell’unità del tutto: in tutto è amore, del contatto del tu col tutto. Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi
tutte le cose parlano di tutte le altre cose è evidente. Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda, dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole, dell’unità del tutto: in tutto è amore, del contatto del tu col tutto. Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi
tutte le cose parlano di tutte le altre cose è evidente. Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda, dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole, dell’unità del tutto: in tutto è amore, del contatto del tu col tutto. Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi
tutte le cose parlano di tutte le altre cose è evidente. Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda, dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole, dell’unità del tutto: in tutto è amore, del contatto del tu col tutto. Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi

rampicante

lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere
e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare
il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole
d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due, uno due, uno due,
mie e tue, le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via
verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due.
Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano

Alberto Sighele

lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due uno due uno due mie e tue le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due. Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano
lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due uno due uno due mie e tue le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due. Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano
lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due uno due uno due mie e tue le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due. Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano
lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due uno due uno due mie e tue le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due. Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano

non irriderlo

il principio del desiderio è l’unica cosa da prendere sul serio non irriderlo.
E’ il motore della coscienza, il vigore di un’esistenza, la sussistenza del tutto.
Chi ti dice scendi dalle nuvole, la vita non è sogno, ha bisogno lui
dello psichiatra, latra cinismo, idolatra la paura, è carceriere cancerogeno,
ti imprigiona e butta via le chiavi, è putrido potere mangia schiavi.
Dicevano gli antichi: lascia che il desiderio indichi quale sarà
la tua volontà, la tua azione, ed essa punterà alla foce il tuo destino

il principio del desiderio è l’unica cosa da prendere sul serio non irriderlo. E’ il motore della coscienza, il vigore di un’esistenza, la sussistenza del tutto. Chi ti dice scendi dalle nuvole, la vita non è sogno, ha bisogno lui dello psichiatra, latra cinismo, idolatra la paura, è carceriere cancerogeno, ti imprigiona e butta via le chiavi, è putrido potere mangia schiavi. Dicevano gli antichi: lascia che il desiderio indichi quale sarà la tua volontà, la tua azione, ed essa punterà alla foce il tuo destino

Alberto Sighele

il principio del desiderio è l’unica cosa da prendere sul serio non irriderlo. E’ il motore della coscienza, il vigore di un’esistenza, la sussistenza del tutto. Chi ti dice scendi dalle nuvole, la vita non è sogno, ha bisogno lui dello psichiatra, latra cinismo, idolatra la paura, è carceriere cancerogeno, ti imprigiona e butta via le chiavi, è putrido potere mangia schiavi. Dicevano gli antichi: lascia che il desiderio indichi quale sarà la tua volontà, la tua azione, ed essa punterà alla foce il tuo destino
il principio del desiderio è l’unica cosa da prendere sul serio non irriderlo. E’ il motore della coscienza, il vigore di un’esistenza, la sussistenza del tutto. Chi ti dice scendi dalle nuvole, la vita non è sogno, ha bisogno lui dello psichiatra, latra cinismo, idolatra la paura, è carceriere cancerogeno, ti imprigiona e butta via le chiavi, è putrido potere mangia schiavi. Dicevano gli antichi: lascia che il desiderio indichi quale sarà la tua volontà, la tua azione, ed essa punterà alla foce il tuo destino

chi ama sa della lama

chi ama
sa della lama
ma è bellissima
e dolcissima
l’attraversata dei carboni ardenti
dove ti senti
come al compimento del ciclo dell’acqua

Alberto Sighele

chi ama sa della lama ma è bellissima e dolcissima l’attraversata dei carboni ardenti dove ti senti come al compimento del ciclo dell’acqua Alberto Sighele

sono l’eremita

sono l’eremita
in cima alla salita
dell’albero
e la formica
nel cuore al formicaio
dai mille percorsi

le mie azioni sono diramazioni
ma la mia mente è al vertice
il mio cuore ovunque

Alberto Sighele

sono l’eremita in cima alla salita dell’albero e la formica nel cuore al formicaio dai mille percorsi le mie azioni sono diramazioni ma la mia mente è al vertice il mio cuore ovunque





sono l’eremita in cima alla salita dell’albero e la formica nel cuore al formicaio dai mille percorsi le mie azioni sono diramazioni ma la mia mente è al vertice il mio cuore ovunque
sono l’eremita in cima alla salita dell’albero e la formica nel cuore al formicaio dai mille percorsi le mie azioni sono diramazioni ma la mia mente è al vertice il mio cuore ovunque

alla foce

se tu sei l’amore
io sono il fiume che alla foce
esalta il mare mentre lo penetra
sfumando la voce
e poco gli importa se in lui si perde
nella forma dell’onda tutto torna e riprende

Alberto Sighele

se tu sei l’amore io sono il fiume che alla foce esalta il mare mentre lo penetra sfumando la voce e poco gli importa se in lui si perde nella forma dell’onda tutto torna e riprende
se tu sei l’amore io sono il fiume che alla foce esalta il mare mentre lo penetra sfumando la voce e poco gli importa se in lui si perde nella forma dell’onda tutto torna e riprende

come il fiume in una valle

io ti scorro sulla pelle
come il fiume in una valle
poi si perde nell’amore
penetrando il mare
ma sempre si ricorda quanto è bello
scorrere su di te come un ruscello
e la sua voce sfuma come te non c’è nessuna

Alberto Sighele

io ti scorro sulla pelle come il fiume in una valle poi si perde nell’amore penetrando il mare ma sempre si ricorda quanto è bello scorrere su di te come un ruscello