è l’intenzione lanciata dall’attenzione: la concentrazione affina e facilita.
Per lanciare la freccia niente fretta, polso fermo, occhio
immobile, mente calma. Prendi la mira e scocca il compimento.
Così capisci quanto è forte la canna, col suo vuoto dentro.
Non spavento ma musica e canto della vita che si avvita circolare.
E la forza della canna è invincibile. E’ buon materiale da costruzione.
Vuoto e pieno, centro e circonferenza, desiderio e distacco e si compie
Alberto Sighele
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freccia
guarda
che su questo sfondo, io ti inondo di gioia. Il desiderio è
freccia
e ti colpirà in mezzo agli occhi. Ti scioglierà il viso
in sorriso. E’ scoccata
dalla tensione dell’arco. Percorrerà in
un attimo, un battito d’occhio, il tragitto
tra la corda tesa e il
bersaglio. Ma non sbaglio se col saggio ti ricordo
che la felicità
non è nell’arrivo, ma nella corda tesa, nella freccia,
nel
viaggio tra desiderio e suo destino. La felicità è qui ed ora, nel
percorso.
Il mantenere il distacco emotivo facilita l’arrivo, la
sorprendente precisione
Alberto Sighele
paradigma di ogni rapporto
tutte le cose parlano di tutte le altre cose, è evidente.
Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda,
dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole,
dell’unità del tutto: in tutto è amore, del contatto del tu col tutto.
Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto
per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra
che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi
Alberto Sighele
rampicante
lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere
e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare
il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole
d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due, uno due, uno due,
mie e tue, le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via
verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due.
Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano
Alberto Sighele
non irriderlo
il principio del desiderio è l’unica cosa da prendere sul serio non irriderlo.
E’ il motore della coscienza, il vigore di un’esistenza, la sussistenza del tutto.
Chi ti dice scendi dalle nuvole, la vita non è sogno, ha bisogno lui
dello psichiatra, latra cinismo, idolatra la paura, è carceriere cancerogeno,
ti imprigiona e butta via le chiavi, è putrido potere mangia schiavi.
Dicevano gli antichi: lascia che il desiderio indichi quale sarà
la tua volontà, la tua azione, ed essa punterà alla foce il tuo destino
Alberto Sighele
chi ama sa della lama
chi ama
sa della lama
ma è bellissima
e dolcissima
l’attraversata dei carboni ardenti
dove ti senti
come al compimento del ciclo dell’acqua
Alberto Sighele
sono l’eremita
sono l’eremita
in cima alla salita
dell’albero
e la formica
nel cuore al formicaio
dai mille percorsi
le mie azioni sono diramazioni
ma la mia mente è al vertice
il mio cuore ovunque
Alberto Sighele
alla foce
se tu sei l’amore
io sono il fiume che alla foce
esalta il mare mentre lo penetra
sfumando la voce
e poco gli importa se in lui si perde
nella forma dell’onda tutto torna e riprende
Alberto Sighele
come il fiume in una valle
io ti scorro sulla pelle
come il fiume in una valle
poi si perde nell’amore
penetrando il mare
ma sempre si ricorda quanto è bello
scorrere su di te come un ruscello
e la sua voce sfuma come te non c’è nessuna
Alberto Sighele
la farfalla si posa sui petali del fiore
la farfalla
si posa sui petali del fiore
a dirti che la vita è bella
se mi chiami amore
Alberto Sighele