tu sei il mio passato e il mio futuro tu mi spingi in sù
mi avvolgi, mi proteggi, mi spingi, mi sorreggi, nel presente mi chiami
tu sei l’universo non diverso da me, sono uno con te, mi ami
tu conosci me meglio di me stesso, conosci il desiderio del mio cuore
lo affido a te, nell’abbraccio del distacco, ma non mi stacco da te
crescerà come un fiore, come un frutto, si realizzerà in tutto
e oltre, perché io e te siamo uno e tutto, ben oltre la morte
Alberto Sighele
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chi si inchina
chi si inchina
si sublima
Alberto Sighele
quanto è dolce
quanto è dolce il fico della goccia
tanto è difficile che tu tolga
al fico la foglia, – cioè che ti spoglia -,
ma dico: a me, a te, a qualcuno pure tocca
con le dita, con le labbra, con la bocca…
finché sboccia la natura intima delle cose:
quanto è ruvida la foglia,
tanto è dolce la tua voglia,
– come le spine e le rose -.
che io, o te, o qualcuno lo faccia
di assaporare quella dolcissima goccia
Alberto Sighele
si alza e mi incalza
si alza come il fumo, come il fiore, come il bene, come l’abete,
come il pene, come il palpito, coma la sete, come la stella,
come la cipolla, quanto sei bella, come il calice, come il cuore
si alza e mi incalza come il mare che è amore, come una culla
si alza e mi incalza, ti tocco, sboccio, ed ecco riesco ed esco dal nulla
Alberto Sighele
schiuma
non mi importa la faccia
mi basta rotolare on te nella risacca
e fonderci come il rifluire delle onde
levigare ogni cosa e la sabbia
e che tutto faccia di noi schiuma
perché come te nessuna
e ogni cosa abbia il suo corso
secondo natura senza rimorso
ogni cosa ad ogni cosa risponde
Alberto Sighele
Beba e la sua storia
Gesù è stato ucciso dall’impero e dalla religione
Gesù è stato ucciso dall’impero e dalla religione e dalla pubblica opinione,
ma questo non ha impedito che poi sia risorto e mai morto, palpiti in chiunque,
dica Gesù sei tu e dio sono anch’io se figlio, se foglia,
ogni primavera torna, ogni cosa al sole si risveglia e riparte
Gesù è il seme, la vita, la linfa, la spinta, la pianta, il fiore
e il frutto, e tutto ritorna come la parola, il pargolo, la popolazione
il figlio, la foglia, la foresta, la sorgente, il fiume, la discendenza, la coscienza
Alberto Sighele
l’amore sulla sabbia
che io abbia l’amore tuo tra le gambe come il battito del sangue e il mare sulla sabbia
Alberto Sighele
l’amore tuo tra le gambe come il battito del sangue e il mare sulla sabbia
chi sei
chiederò al sole
chiederò al sole con quale suo raggio ti intenerirò il cuore cercherò nell’erba la freschezza di quale carezza supplicherò la palma per quella calma che scova nel deserto l’oasi valuterò quali pensieri insegnino sentieri per dove riconoscerò i tuoi piedi invocherò la meditazione per quel intuito ardito e timido alla pelle prometterò all’universo di essere macina da mulino di solo cose belle per te come se tu fossi tutto