l’universo

tu sei il mio passato e il mio futuro tu mi spingi in sù
mi avvolgi, mi proteggi, mi spingi, mi sorreggi, nel presente mi chiami
tu sei l’universo non diverso da me, sono uno con te, mi ami
tu conosci me meglio di me stesso, conosci il desiderio del mio cuore
lo affido a te, nell’abbraccio del distacco, ma non mi stacco da te
crescerà come un fiore, come un frutto, si realizzerà in tutto
e oltre, perché io e te siamo uno e tutto, ben oltre la morte

Alberto Sighele

tu sei il mio passato e il mio futuro tu mi spingi in sù mi avvolgi, mi proteggi, mi spingi, mi sorreggi, nel presente mi chiami tu sei l’universo non diverso da me, sono uno con te, mi ami tu conosci me meglio di me stesso, conosci il desiderio del mio cuore lo affido a te, nell’abbraccio del distacco, ma non mi stacco da te crescerà come un fiore, come un frutto, si realizzerà in tutto e oltre, perché io e te siamo uno e tutto, ben oltre la morte
dieci sono le dita la vitama tre e setteè l’avvitamentoquello che è dentroè uno al centroil percorso a spiraletra passato e futuroil presente che saletra intenzione e distaccoil desiderio si compietra dentro e fuorite e gli altrisboccia

quanto è dolce

quanto è dolce il fico della goccia
tanto è difficile che tu tolga
al fico la foglia, – cioè che ti spoglia -,
ma dico: a me, a te, a qualcuno pure tocca
con le dita, con le labbra, con la bocca…
finché sboccia la natura intima delle cose:
quanto è ruvida la foglia,
tanto è dolce la tua voglia,
– come le spine e le rose -.
che io, o te, o qualcuno lo faccia
di assaporare quella dolcissima goccia

Alberto Sighele

quanto è dolce il fico della goccia tanto è difficile che tu tolga al fico la foglia, – cioè che ti spoglia -, ma dico: a me, a te, a qualcuno pure tocca con le dita, con le labbra, con la bocca… finché sboccia la natura intima delle cose: quanto è ruvida la foglia, tanto è dolce la tua voglia, – come le spine e le rose -. che io, o te, o qualcuno lo faccia di assaporare quella dolcissima goccia
quanto è dolce il fico della goccia tanto è difficile che tu tolga al fico la foglia, – cioè che ti spoglia -, ma dico: a me, a te, a qualcuno pure tocca con le dita, con le labbra, con la bocca… finché sboccia la natura intima delle cose: quanto è ruvida la foglia, tanto è dolce la tua voglia, – come le spine e le rose -. Che io, o te, o qualcuno lo faccia di assaporare quella dolcissima goccia
quanto è dolce il fico della goccia tanto è difficile che tu tolga al fico la foglia, – cioè che ti spoglia -, ma dico: a me, a te, a qualcuno pure tocca con le dita, con le labbra, con la bocca… finché sboccia la natura intima delle cose: quanto è ruvida la foglia, tanto è dolce la tua voglia, – come le spine e le rose -. Che io, o te, o qualcuno lo faccia di assaporare quella dolcissima goccia

si alza e mi incalza

si alza come il fumo, come il fiore, come il bene, come l’abete,
come il pene, come il palpito, coma la sete, come la stella,
come la cipolla, quanto sei bella, come il calice, come il cuore
si alza e mi incalza come il mare che è amore, come una culla
si alza e mi incalza, ti tocco, sboccio, ed ecco riesco ed esco dal nulla

Alberto Sighele

si alza come il fumo, come il fiore, come il bene, come l’abete, come il pene, come il palpito, coma la sete, come la stella, come la cipolla, quanto sei bella, come il calice, come il cuore si alza e mi incalza come il mare che è amore, come una culla si alza e mi incalza, ti tocco, sboccio, ed ecco riesco ed esco dal nulla
non mi importa la faccia mi basta rotolare on te nella risacca e fonderci come il rifluire delle onde levigare ogni cosa e la sabbia e che tutto faccia di noi schiuma perché come te nessuna e ogni cosa abbia il suo corso secondo natura senza rimorso ogni cosa ad ogni cosa risponde

schiuma

non mi importa la faccia
mi basta rotolare on te nella risacca
e fonderci come il rifluire delle onde
levigare ogni cosa e la sabbia
e che tutto faccia di noi schiuma
perché come te nessuna
e ogni cosa abbia il suo corso
secondo natura senza rimorso
ogni cosa ad ogni cosa risponde

Alberto Sighele

non mi importa la faccia mi basta rotolare on te nella risacca e fonderci come il rifluire delle onde levigare ogni cosa e la sabbia e che tutto faccia di noi schiuma perché come te nessuna e ogni cosa abbia il suo corso secondo natura senza rimorso ogni cosa ad ogni cosa risponde

Gesù è stato ucciso dall’impero e dalla religione

Gesù è stato ucciso dall’impero e dalla religione e dalla pubblica opinione,
ma questo non ha impedito che poi sia risorto e mai morto, palpiti in chiunque,
dica Gesù sei tu e dio sono anch’io se figlio, se foglia,
ogni primavera torna, ogni cosa al sole si risveglia e riparte
Gesù è il seme, la vita, la linfa, la spinta, la pianta, il fiore
e il frutto, e tutto ritorna come la parola, il pargolo, la popolazione
il figlio, la foglia, la foresta, la sorgente, il fiume, la discendenza, la coscienza

Alberto Sighele

Gesù è stato ucciso dall’impero e dalla religione e dalla pubblica opinione, ma questo non ha impedito che poi sia risorto e mai morto, palpiti in chiunque, dica Gesù sei tu e dio sono anch’io se figlio, se foglia, ogni primavera torna, ogni cosa al sole si risveglia e riparte Gesù è il seme, la vita, la linfa, la spinta, la pianta, il fiore e il frutto, e tutto ritorna come la parola, il pargolo, la popolazione il figlio, la foglia, la foresta, la sorgente, il fiume, la discendenza, la coscienza

l’amore sulla sabbia

che io abbia l’amore tuo tra le gambe come il battito del sangue e il mare sulla sabbia

Alberto Sighele

l’amore tuo tra le gambe come il battito del sangue e il mare sulla sabbia

che io abbia l’amore tuo tra le gambe come il battito del sangue e il mare sulla sabbia

chiederò al sole

chiederò al sole con quale suo raggio ti intenerirò il cuore cercherò nell’erba la freschezza di quale carezza supplicherò la palma per quella calma che scova nel deserto l’oasi valuterò  quali pensieri insegnino sentieri per dove riconoscerò i tuoi piedi invocherò la meditazione per quel intuito ardito e timido alla pelle prometterò all’universo di essere macina da mulino di solo cose belle per te come se tu fossi tutto

chiederò al sole con quale suo raggio ti intenerirò il cuore cercherò nell’erba la freschezza di quale carezza supplicherò la palma per quella calma che scova nel deserto l’oasi valuterò quali pensieri insegnino sentieri per dove riconoscerò i tuoi piedi invocherò la meditazione per quel intuito ardito e timido alla pelle prometterò all’universo di essere macina da mulino di solo cose belle