I sensi sono sette, cinque per sentire, il sesto per intuire, il sette è già oltre. Sento nel ritmo del sette che parto lento, poi accelero, appena ti penso, come fa il cuore che batte, poi mi calmo sul palmo della tua mano e siamo in due. Da qui si avvita la colonna della spirale, ed è uomo e donna, sale. Vale per la materia e l’energia, scienze, misticismo e filosofia. La legge è reale quando spiega l’universale, il flusso e il tutto.

Giovanni Cappelletti

da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19

I sensi sono sette, cinque per sentire, il sesto per intuire,
il sette è già oltre. Sento nel ritmo del sette che parto lento,
poi accelero, appena ti penso, come fa il cuore che batte,
poi mi calmo sul palmo della tua mano e siamo in due.
Da qui si avvita la colonna della spirale, ed è uomo e donna, sale.
Vale per la materia e l’energia, scienze, misticismo e filosofia.
La legge è reale quando spiega l’universale, il flusso e il tutto.


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dall’ uno al 6 dimmi chi 6

Coraggioso intervento artistico:
una mostra si fonde con un libro di poesia/esistenzialismo
e la critica ai quadri singolarmente considerati si incastra magistralmente con la scrittura
diventa una performance drammatica in:

dall’uno al sei dimmi chi sei”
(da “tu sei tutto, fio al settimo cielo” di Alberto Sighele
per Gentile Paolo e Lucia Martorelli di Kust Grenzen il 12/9/2020 alle 19
e quasi tutti i loro artisti in mostra
Roveré della Luna

l’assunzione di Gabriele Lo Iacono http://www.apoemaday.eu/2020/09/02/gabriele-lo-iacono/
aspettando solo l’autunno di Michela Rigotti http://www.apoemaday.eu/2020/09/02/michela-rigotti/
intrecci di Maria Irene Vario http://www.apoemaday.eu/2020/09/02/maria-irene-vario/
l’omino/ questioni di peso di Sarah Mutinelli http://www.apoemaday.eu/2020/09/02/sarah-mutinelli/ io sono la yogi di Paola Gabrielli http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/paola-gabrielli/
mascherone parlante d’inverno/
mascherone parlante d’estate di Sandro Scalet http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/sandro-scalet/
il vecchio maso di Gabriele Rosani http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/gabriele-rosani/
in ascolto di Livio Bregantini http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/livio-bregantini/
cavalli selvaggi in Camargue / invasione dei mostri meccanici di Cesare Garuti http://www.apoemaday.eu/2020/09/08/cesare-garuti/
maschile e femminile /corona virus di Anna Tava http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/anna-tava/
dialogo vegetale di Claudio Cavalieri http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/claudio-cavalieri/
silenti testimoni di Andrea Pozza

dalla finestra di casa/ qui si conoscono travi e chiavistelli di Renata di Palma http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/renata-di-palma/
raku di Gianfranco Renzini http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/gianfranco-renzini/
farfalle di Annamaria Dessi http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/annamaria-dessi/

amami per i miei colori /due alberi spogli di Claudio Botta http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/claudio-botta/

sbarramenti/ oltre il confine di Livio Lopedote http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/livio-lopedote/
small little lies/ in the garden di Jeanette Fyhr http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/jeanette-fyhr/
un giorno nel deserto di Piero Sani http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/piero-sani/

afferra la luce/ chi ha paura della signora C. di Sandro Ramani http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/sandro-ramani/

ragazza col velo/ ragazza Tuareg di Laura Cagol http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/laura-cagol/

maschera /Tiresia di Fabrizio Marizza http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/fabrizio-marizza/

la finestra di Daniela Usai http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/daniela-usai/

le luci della ribalta di Gabriele Lo Jacono http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/gabriele-lo-iacono-le-luci-della-ribalta/

i graffi dell’anima/ parmi les rêves di Marco Perna http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/marco-perna/

Squillo / Anastasis di Paolo Ober http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/paolo-ober/

Il pescatore di sogni/ incontro cosmico di Guido Nicco http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/guido-nicco/

resurrezione di Guadalupe Zepeda http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/guadalupe-zepeda/
guerra e pace/ sterminio di Marianna Merler http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/marianna-merler/
no consigo / dulce di Helena Gath http://www.apoemaday.eu/2020/09/07/helena-gath/

Cesare Garuti


da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19


cavalli selvaggi in Camargue di Cesare Garuti

E’ sotto la corteccia della natura, nel silenzio del cervello, nel quanto è bello
il battito del cuore, nell’istinto profondo cui ti devi abbandonare con la fiducia,
la generosità animale e vegetale di non correre a giudicare. Libro del tuo sapere
sia il tuo respiro, l’innocenza interiore, fede, speranza e amore.

Diffida delle dottrine della corruzione, della religione che lega, di chi spiega invasione dei mostri meccanici di Cesare Garuti
i pericoli e promette protezione da inganno, affanno, danno. Sono loro. Tu sei invincibile.
L’unico potere e gioia è al tuo interno. E’ la coscienza, tutto il resto puoi farne senza.

Helena Gath

da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19

gli opposti si incontrano all’incrocio del nervo ottico dietro la fronte.
Il cielo e il mare si raggiungono. Si fondono lo zenit e l’orizzonte. Nella risacca
onda e sponda. Tutto è inciso sulla conchiglia, che non si stacca dalla realtà,
la riflette, con tutti i colori del cielo ruzzolati per terra, l’increspatura del mare
scolpita sul guscio, salita dalla fluidità del riverbero solare sulla sabbia
in movimento, a ripetere senza sgomento, che tutto ritorna ed è eterno.
E che ognuno abbia fiducia nell’incontro e stia fermo nella coscienza

al centro. Il cavo della conchiglia, fragile e onnipotente, orecchio e parola
conca da cui tutto si irradia, pronta nel sole che sorge. Raccoglie nel palmo
della mano, la meraviglia, il dono che siamo. La coscienza della verità del mare
che tutto è amore, armonia, simmetria, reciprocità degli opposti che si scontrano,
si rovesciano, si raccontano, si flettono, oscillano, si consumano, si fondono.
Goccia e roccia, duna e nuvola, flutto, niente e tutto.
Sabbia con le impronte di Raissa, amica mia con l’idea fissa della conchiglia


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Guido Nicco

da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19

col distacco il tuo abbraccio si allarga, eppure mi stringe. E’ pulsazione cosmica
e mi spinge di nuovo da te, che ci sfiora e ti tocco. Venere è la stella
prima della notte e prima del giorno. Ci insegna il distacco. Col tacco
ti preme sul cuore, gli dà il tocco che batta. Poi ti dà il calcagno,
che tu possa avvinghiarti a lei, salendo al corpo, sussurrando: ti amo.
Dietro l’ego, ti spiego, c’è luce, conforto, bellezza che non sfiora.
C’è l’orto della primavera. Se sleghi l’ego, che è una salciccia, Venere

si slaccia la camicia e ti abbraccia. Dieci sono le dita, la vita.
Ma tre e sette è l’avvitamento.

Paolo Ober

da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19

lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere
e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare

il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole
d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due, uno due, uno due:
mie e tue le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via
verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due.
Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano
squillo /anastasis di Paolo Ober


tutte le cose parlano di tutte le altre cose, è evidente.
Tutto si assomiglia e piglia quella dimensione profonda dell’onda,
dello specchio, della simmetria, della vibrazione, del raggio del sole,
dell’unità del tutto“in tutto è amore”, del contatto del tu col tutto.
Per cui io sono tuo e tu sei mia, causa ed effetto. E il mio affetto
per te non lo metto nel cassetto, ma alla finestra, perché dimostra
che è paradigma di ogni rapporto: me lo porto in qualsiasi cosa io tocchi

Marco Perna

da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19

l’arrampicante è un vegetale che, mentre è incerto tra est e ovest, sale.
Così è il desiderio in noi, da prendere sul serio, sa che è in su
che deve andare. Si guarda attorno: un appiglio qualsiasi vale.
i graffi dell’anima, parmi les rêves di Marco Perna
Ma la spinta non molla. Sa che in cima avrà una corolla e anche
altre già prima, a confermare la sua natura, la sua bellezza che dura.
Perché sa che ha mille esempi di sé attorno. E questo
è prova che campanula, zucchino, o cetriolo, il tuo desiderio non è solo

lo sbandare a destra e a sinistra del rampicante, dell’amante che vuol tenere
e sa che deve, proprio per tenere, lasciare andare, rispettare
il suo due. Dargli il tempo di tornare a sorridere, a ridire parole
d’amore. Sa che il cuore è battiti. Uno due, uno due, uno due:
mie e tue le redini per tenere il cavallo dell’amore nella corsa, nella via
verso casa. E non è una morsa la direzione, è una scelta fatta in due.
Il desiderio sul serio dimostra che le cose e gli amanti si chiamano, si amano