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guerra e terra / sono morte e vita / e sotto terra si scambiano la parte / la pace è il fiore che mi piace
la riforma dell’Onu attraverso la guerra/ ringraziamola per uscirne
invitiamo nella Nato tutto il mondo disarmato
da sponda a sponda degli oceani / tavola rotonda
la cosa giusta è sempre qui ed ora
è nel fiore,
nella foglia, nel frutto,
nella spinta della linfa,
nei centri concentrici,
nel vortice delle foglie che cadono,
nel dono della tua spirale che sale
prima i crimini di guerra di Putin / l’attualità / poi quelli di Bush in Iraq / poi, ma era prima, quelli in Tibet della Cina/…
così si sa che il mondo è tondo e uno /
e nessuno scontento/
neanche Gandhi che ride e tace/
lui conosce il mulino della pace /
non minaccia macina /
macina il pane della pace
Caino vedeva Abele da vicino
io sono perché la terra vivente
rotoli indietro
fino al tempo della pietra
in ogni continente
quando la guerra era nella mano e nel controllo di Caino
che vedeva Abele da vicino –
non come adesso che il missile viene da lontano
in tutta fretta con l’etichetta: ti sono fratello obbedisci
e nasconde la mano
capisci hai tu la colpa.
La polpa della pace è nel guardarsi negli occhi da vicino,
e macinare il mulino che ho dentro.