Non è Depero, ma Alberto Sighele; non è il futurismo, ma è il ‘qui ed ora’

Alla Casa della Pittura Fonetica a Rovereto apre per tutto il 2023 la mostra LE SETTE STANZE. Rilancia in grande la pratica della Casa d’Artista. Non è Depero, ma Alberto Sighele; non è il futurismo, ma è il ‘qui ed ora’ della trasformazione di te stesso e il mondo, di Jung e della saggezza dell’oriente che sta facendo il giro del mondo. Sighele è antifascista e politicamente sempre sulle barricate, per L’Ucraina e per il disarmo mondiale. Per la nudità dell’eden e la centralità assoluta della coscienza dell’ultimo essere umano cosciente. Ma qui torna Depero e il futurismo con la non-separazione delle arti. L’onomalingua di Depero (che era un artista visivo, non un linguista) è vicinissima alla Fonetica di Sighele (che è un poeta, prima di un artista di Poesia Visiva). I due sono vicinissimi anche nell’accettare tutte le sfide della modernità: la velocità, la guerra, la tecnologìa, la quotidianità, lo stupore, i contrasti.

Interverrà all’inaugurazione alle ore 18 sabato 25 marzo un misterioso curatore che vi accennerà anche dell’entusiasmo per l’arte di Federico Zanoner responsabile per il Mart della Casa Futurista Depero.
Nelle sette stanze della Casa della Pittura Fonetica per quindici giorni solo Pittura Fonetica e Poesia Visiva del collezionista Carlo Marcello Conti Editore Campanotto (l’editore di Sighele per cui ha pubblicato di recente TU SEI TUTTO FINO AL SETTIMO CIELO). Poi nelle varie stanze si alterneranno altri artisti per la durata di un mese: in aprile Ilario Dalvit e Paolo Ober (nella sesta e settima stanza); in maggio Margaret Nella e Claudio Cavalieri (nella quarta e quinta stanza) e così via fino alla fine del 2023.

LE SETTE STANZE corrispondono ai canti del libro di cui sopra, ai sette centri di energia vitale nel nostro corpo, ai sette principi Veda di interpretazione della realtà, in pratica il nostro contatto diretto con l’universo. Il 2024 alla Casa della Pittura Fonetica sarà invece l’anno del Disarmo e della nudità dell’Eden.

le sette stanze aprono il 25 marzo alla Casa della Pittura Fonetica a Rovereto

Con l’inizio della primavera sabato 25 marzo a Rovereto alla Casa della Pittura Fonetica, la casa d’artista di Alberto Sighele alle 18 inaugura la mostra LE SETTE STANZE. E’ la casa che inaugura se stessa nelle sette stanze, corrispondenti alle sette ruote di vita nel nostro corpo, perciò casa-corpo. Sono i sette principi Veda che dall’antichità dell’indo-europeo sono venuti a noi a spiegarci noi stessi ed il nostro posto nell’universo, che è uno, due come dialogo, tre come sintesi, quattro come centro del cuore, cinque come parola, sei come accettazione degli opposti, sette come imbuto all’infinito. Corrispondono ai sette canti di TU SEI TUTTO FINO AL SETTIMO CIELO il poema erotico-filosofico, catalogo di Pittura Fonetica, edito da Campanotto Editore, che nella persona di Carlo Marcello Conti artista e collezionista di Poesia Visiva ha contribuito con 10 opere alla stanza numero sei. La Pittura Fonetica di Sighele è nell’alveo della Poesia Visiva, ma anche nella scia del futurismo di Depero. Non solo il concetto di Casa d’Artista accomuna i due, ma anche l’onomalingua di Depero vibra foneticamente nei quadri come nella ricerca fonetico visiva di Sighele. Lo dimostra l’interesse espresso da Federico Zanoner responsabile per il Mart della Casa futurista Depero e quello di Fiorenzo Degasperi critico d’arte, redattore di ARTE TRENTINA. Le sette immagini, più una, sono un campione, uno per stanza, delle opere esposte. 1 “da quei scalini sale kundalini Kundalini” è il percorso a spirale ascensionale dal primo chakra al settimo, quello della realizzazione. 2 “nuovo e vecchio amico di Putin” il due spiega nel bene e nel male che tutto si inanella a catena e la nostra coscienza deve spezzare, allentare o rafforzare l’avvitamento. Un avvitamento positivo è quello tra parola ed immagine nella Pittura Fonetica. 3 “la lotta per la libertà è un cavatappi”. Sintesi di destra e sinistra, lotta per la giustizia, il compromesso, l’armonia. 4 “questo volo è solo per il tatto” il tatto è il senso corrispondente al cuore, la carezza. 5 “il fuoco d’artificio alla luna” le parla, la desidera, vuol raggiungerla. 6 opera di Poesia Visiva di Carlo Marcello Conti che fonde scrittura e immagine. 7 “in grembo in groppa all’Europa” in ricordo di Nemtsov fatto uccidere da Putin nel 2015 perché denunciava l’aggressione all’Ucraina nella annessione illegale della Crimea del 2014. La settima stanza contiene anche “la campanula ulula alla luce che la bellezza c’è.”

A partire da sabato 8 aprile la mostra si aprirà nelle varie stanze per un mese ad altri artisti. Ilario Dalvit e Paolo Ober nella sesta e settima stanza. Margaret Nella e Claudio Cavalieri nella quarta e quinta a maggio. Laura Zilocchi e Renato Sclaunich nella prima e seconda a giugno… e così via fino alla fine del 2023. Il 2024 sarà l’anno della mostra DISARMO e la nudità dell’EDEN sempre alla Casa della Pittura Fonetica. In tutto questo fervore culturale c’è il continuo supporto della Associazione Kunst Grenzen di Roveré della Luna di cui molti degli artisti coinvolti fanno parte.