da “tu sei tutto, fino al settimo cielo” di Alberto Sighele
ridotto a “dall’1 al 6 dimmi chi sei” per la Galleria Kust Grenzen di Roveré della Luna, sab. 12 settembre ore 19
gli opposti si incontrano all’incrocio del nervo ottico dietro la fronte.
Il cielo e il mare si raggiungono. Si fondono lo zenit e l’orizzonte. Nella risacca
onda e sponda. Tutto è inciso sulla conchiglia, che non si stacca dalla realtà,
la riflette, con tutti i colori del cielo ruzzolati per terra, l’increspatura del mare
scolpita sul guscio, salita dalla fluidità del riverbero solare sulla sabbia
in movimento, a ripetere senza sgomento, che tutto ritorna ed è eterno.
E che ognuno abbia fiducia nell’incontro e stia fermo nella coscienza
al centro. Il cavo della conchiglia, fragile e onnipotente, orecchio e parola
conca da cui tutto si irradia, pronta nel sole che sorge. Raccoglie nel palmo
della mano, la meraviglia, il dono che siamo. La coscienza della verità del mare
che tutto è amore, armonia, simmetria, reciprocità degli opposti che si scontrano,
si rovesciano, si raccontano, si flettono, oscillano, si consumano, si fondono.
Goccia e roccia, duna e nuvola, flutto, niente e tutto.
Sabbia con le impronte di Raissa, amica mia con l’idea fissa della conchiglia