il soffione è quel pallone gonfiato di saggezza, (qualcuno pensa “leggerezza che rasenta la sciocchezza”), che col fiato di un soffio scoppia e resta una testa pelata. Ma la sua sfida s’era innalzata molto in alto lungo quello stelo vuoto. E adesso i suoi semi sono tutt’attorno portati dal vento. Lui era venuto dalla direzione del centro della terra, il tarassaco. Chiamato da noi “dente di cane” per le sue foglie dentate a collana. Si allargano a corona per permettere al sole di alzarsi, le foglie del tarassaco. per aprirsi e risplendere. E’ il desiderio, per lo slancio vuoto nel gambo, il dialogo col sole (simmetrico al centro della terra), la leggerezza del soffio. Dal profondo trapano della radice dice che è doppio l’effetto del desiderio se è leggero come l’aria, se tiene la sua tensione dal centro della terra al sole, mentre io metto in relazione ed in dialogo desiderio e distacco, e vado incontro alla realtà, coniugando, amalgamando gli opposti a passo di danza.
il soffione è quel pallone gonfiato di saggezza, (qualcuno pensa
“leggerezza che rasenta la sciocchezza”), che col fiato di un soffio
scoppia e resta una testa pelata. Ma la sua sfida s’era
innalzata molto in alto lungo quello stelo vuoto.
E adesso i suoi semi sono tutt’attorno portati dal vento.
Lui era venuto dalla direzione del centro della terra, il tarassaco.
Chiamato da noi “dente di cane” per le sue foglie dentate a collana.
Si allargano a corona per permettere al sole di alzarsi, le foglie del tarassaco.
per aprirsi e risplendere. E’ il desiderio, per lo slancio vuoto nel gambo,
il dialogo col sole (simmetrico al centro della terra), la leggerezza del soffio.
Dal profondo trapano della radice dice che è doppio l’effetto del desiderio
se è leggero come l’aria, se tiene la sua tensione dal centro della terra al sole,
mentre io metto in relazione ed in dialogo desiderio e distacco, e vado
incontro alla realtà, coniugando, amalgamando gli opposti a passo di danza.
il soffione è quel pallone gonfiato di saggezza, (qualcuno pensa
“leggerezza che rasenta la sciocchezza”), che col fiato di un soffio
scoppia e resta una testa pelata. Ma la sua sfida s’era
innalzata molto in alto lungo quello stelo vuoto.
E adesso i suoi semi sono tutt’attorno portati dal vento.
Lui era venuto dalla direzione del centro della terra, il tarassaco.
Chiamato da noi “dente di cane” per le sue foglie dentate a collana.
Si allargano a corona per permettere al sole di alzarsi, le foglie del tarassaco.
per aprirsi e risplendere. E’ il desiderio, per lo slancio vuoto nel gambo,
il dialogo col sole (simmetrico al centro della terra), la leggerezza del soffio.
Dal profondo trapano della radice dice che è doppio l’effetto del desiderio
se è leggero come l’aria, se tiene la sua tensione dal centro della terra al sole,
mentre io metto in relazione ed in dialogo desiderio e distacco, e vado
incontro alla realtà, coniugando, amalgamando gli opposti a passo di danza.
il soffione è quel pallone gonfiato di saggezza, (qualcuno pensa
“leggerezza che rasenta la sciocchezza”), che col fiato di un soffio
scoppia e resta una testa pelata. Ma la sua sfida s’era
innalzata molto in alto lungo quello stelo vuoto.
E adesso i suoi semi sono tutt’attorno portati dal vento.
Lui era venuto dalla direzione del centro della terra, il tarassaco.
Chiamato da noi “dente di cane” per le sue foglie dentate a collana.
Si allargano a corona per permettere al sole di alzarsi, le foglie del tarassaco.
per aprirsi e risplendere. E’ il desiderio, per lo slancio vuoto nel gambo,
il dialogo col sole (simmetrico al centro della terra), la leggerezza del soffio.
Dal profondo trapano della radice dice che è doppio l’effetto del desiderio
se è leggero come l’aria, se tiene la sua tensione dal centro della terra al sole,
mentre io metto in relazione ed in dialogo desiderio e distacco, e vado
incontro alla realtà, coniugando, amalgamando gli opposti a passo di danza.
il soffione è quel pallone gonfiato di saggezza, (qualcuno pensa
“leggerezza che rasenta la sciocchezza”), che col fiato di un soffio
scoppia e resta una testa pelata. Ma la sua sfida s’era
innalzata molto in alto lungo quello stelo vuoto.
E adesso i suoi semi sono tutt’attorno portati dal vento.
Lui era venuto dalla direzione del centro della terra, il tarassaco.
Chiamato da noi “dente di cane” per le sue foglie dentate a collana.
Si allargano a corona per permettere al sole di alzarsi, le foglie del tarassaco.
per aprirsi e risplendere. E’ il desiderio, per lo slancio vuoto nel gambo,
il dialogo col sole (simmetrico al centro della terra), la leggerezza del soffio.
Dal profondo trapano della radice dice che è doppio l’effetto del desiderio
se è leggero come l’aria, se tiene la sua tensione dal centro della terra al sole,
mentre io metto in relazione ed in dialogo desiderio e distacco, e vado
incontro alla realtà, coniugando, amalgamando gli opposti a passo di danza.
Alberto Sighele