l’ho udito nel canto degli uccelli

un giorno un mattino dopo aver sentito prurito in mezzo ai capelli
dopo sogni belli che ci ho messo il dito a grattarmi per curiosità
ho sentito che qui sta la felicità l’ho udito nel canto degli uccelli
se loro sono belli se bello è il fiore perché il mio cuore piange?
perché è una sfinge perché non spinge fuori dalla prigione dove la condizione umana
mi ha infilato? ma chi è stato? non sono forse io?


che non accetto di essere dio come un fiore un uccello un albero?
perchè io alberto non accetto di essere albero di essere
un uccello di essere nudo senza scudo
di capire che il vero sapere
è ringraziare dall’inizio alla fine
che anch’io
posso essere dio?

Alberto Sighele

un giorno un mattino dopo aver sentito prurito in mezzo ai capelli dopo sogni belli che ci ho messo il dito a grattarmi per curiosità ho sentito che qui sta la felicità l’ho udito nel canto degli uccelli se loro sono belli se bello è il fiore perché il mio cuore piange perché è una sfinge perché non spinge fuori dalla prigione dove la condizione umana mi ha infilato ma chi è stato non sono forse io che non accetto di essere dio come un fiore un uccello un albero perchè io alberto non accetto di essere albero di essere un uccello di essere nudo senza scudo di capire che il vero sapere è ringraziare dall’inizio alla fine che anch’io posso essere dio?

Alberto Sighele

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Poeta, artista di Pittura Fonetica, attore regista della Compagnia Fonetica. Sostiene l'Europa unita fino agli Urali e in un mediterraneo di Ulisse, non fossa comune.