Mistiche
Tutte le mistiche che ho conosciuto
mi chiedono questo:
di uscire con l’anima
per rientrare in me stesso
di fuggire dal mondo
per cercare il cielo
di scendere nel profondo
per rialzarmi davvero.
Tutte le vie che ho percorso
hanno un bivio alla fine;
tutte le terre che ho battuto
hanno segnato il confine
sono deserti, infiniti silenzi
aridità di cuori
lunghe poste di rosari,
solitari furori.
Qual è il senso dell’ascesi,
dello sforzo dell’uomo
se il suo cuore resta pietra
e rifiuta il perdono…
…se il suo viaggio è senza senso
o la sua meta solo un miraggio;
se dopo tutta la fatica che ha fatto,
neanche per il sogno ha coraggio?
C’è chi dice che basta un istante
di stasi perfetta
per essere goccia nel mare
basta all’uomo parlare con l’uomo
per sentire la Vita pulsare,
per uscire
dal buio incubo dell’odio.
L’essenza è microcosmo, il Dio l’Infinitesimale.
Fuori dall’anima, c’è il nulla.
Se questo mondo è fatto a scale
e c’è chi scende e c’è chi sale
tra la terra e quel cielo,
allora liberaci dal male;
Giovanni dimmi come hai fatto
ad arrivare lassù in cima
Teresa cosa custodisce
il mio castello interiore
in questo mondo deteriore
siamo anime vaganti
come mine inesplose
pronte a brillare nella notte
che c’è, qui, e da cui non si fa più ritorno,
da qui…
…fuori dall’anima nulla: fuori dall’anima,
c’è il nulla.
Mi dimeno tra diritti e doveri
senza sapere perché
e cammino in lungo e in largo
senza sapere dov’è
la posizione del mio Io
la mia méta e Dio
il mio approdo tra le dune
e le alterne fortune.
E il poeta, lungo questo esodo
mi è sembrato Mosè
mi ha tratto in salvo dalla Legge
mi ha riportato in me
ha separato il mare con penna
mi ha condotto al di là
tra fiumi inutili di parole,
mi ha ridato la libertà
con lui ho scoperto una terza via
quella della poesia
su quella strada ho incontrato l’angelo
della giusta follia.