natività di Giacomo Paternò

Natività

 

Flatus vocis creantis.
Già il soffio della Parola
era un Vento che accarezzava
con un brivido di vita
l’oceano.

Il primo fiat
diede alla luce il mondo.
Il secondo-
-quello di una confusa teenager-,
diede al mondo la Luce.

Ora
il Tabernacolo del linguaggio
pone la Sua tenda
in mezzo a questo deserto:
sublime esempio di comunicazione
per i suoi abitanti beduini.

Caro salutis cardo est.
E frigna il mistero
in una palla di carne
di poco più di tre chili;
cresci, Verbum Domini,
diverrai anonimo falegname
ed improbabile messia,
col tuo esercito reietti e pescatori.

Ti ammazzeranno come un ladro,
sarai più solo dell’Inizio,
per la tua assurda pretesa
di essere Re. Eternità umana,
nessuno qui ti ascolta.
Nel vuoto dei nostri cuori,
a chi hai predicato
il tuo amore eversivo?

Qui permane la paura
di chi si è scoperto nudo.

Giacomo Paternò

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Poeta, artista di Pittura Fonetica, attore regista della Compagnia Fonetica. Sostiene l'Europa unita fino agli Urali e in un mediterraneo di Ulisse, non fossa comune.