Non c’è solo la Casa Futurista Depero a Rovereto, in Via Giovannini 13 c’è la Casa della Pittura Fonetica di Alberto Sighele. Da marzo di quest’anno, fino a dicembre, vi è aperta La Mostra DELE SETTE STANZE ispirata dal suo libro d’artista TU SEI TUTTO FINO AL SETTIMO CIELO. E’ un luogo d’arte totale dice il critico Giosuè Allegrini che l’ha visitata a giugno, mentre coordinava depositi d’arte di Poesia Visiva tra Pavia e Mart. Più precisamente la definiva Arte Circolare. Sighele, – che ha sviluppato questi concetti orientali tra l’erotico e lo spirituale, e li sta intrecciando con i vari artisti che mensilmente vi si alternano, e lasciano traccia di sè, in questa esposizione annuale, – precisa che è arte a spirale, ascensionale, come l’energia vitale nel corpo umano, nel fiore, nell’albero, nella galassia.
In ottobre, e sarà un simbolico culmine, la mostra ospiterà le opere di un laboratorio artistico per bambini d’asilo curato a Rovere della Luna da Gentile Polo presidente della Kunst Grenzen Arte di Frontiera. L’anno prossimo Giosuè Allegrini si è impegnato di portare la mostra in tournée a Pavia.
Gli artisti che sono passati dalla Casa della Pittura Fonetica – un lungo elenco: alberto sighele, carlo marcello conti, claudio cavalieri, diego zeni, gentile polo, guadalupe zepeda, ilario dalvit, la chigi, laura zilocchi, isabella moser, margaret nella, paola gabrelli, paolo ober, rita savino, xante battaglia – coltivano il proprio senso dello stupore davanti all’Arte dei Bambini e accettano simbolicamente l’eccezione alla regola della maiuscola per i nomi propri.
In questa specie di Manifesto Futurista per la chiusura del 2023 si anticipa già la mostra dell’anno prossimo: la Casa della Pittura Fonetica l’anno prossimo aprirà a tutti gli artisti interessati la mostra O DISARMO CON GIOIA (universale) O LA TERRA CI INGOIA.
Il nesso con il futurismo è nel concetto di tempo, della Casa d’Artista, del Libro d’Artista, del lavoro collettivo; corpo, libro, casa: espressione d’Arte, nell’apertura a tutte le forme d’espressione artistica, dai materiali alle tecniche. Esempio sia l’arte tessile di Margaret Nella, la sperimentazione del colore di Gentile Polo, la passione per il legno di Claudio Cavalieri, l’erotismo nel suono di Alberto Sighele, i rottami ferrosi vitali di Diego Zeni, la difesa della cultura originaria di Guadalupe Zepeda, la versatilità irrequieta di Rita Savino, il geometrismo figurativo di Paolo Ober, l’astratto metaforico di Ilario Dalvit, la ricerca di senso già nel segno originario di Laura Zilocchi, i sette principi delle sette stanze, i sette centri di vita nel corpo, inconsciamente rivelati da tutti gli stili di Xante Battaglia, consciamente ricercati dai mandala di Paola Gabrielli…
E l’essere coscienti che sempre si parte, per salvare il mondo, dall’arte, la coscienza, che il tutto e il senza, gli opposti, sono semenza alla creazione continua, l’arte totale.
