Maurizio Molinari: “La distruzione della diga in Ucraina descrive il crepuscolo di Putin”
“La diga è sotto il controllo dei russi, è saltata in aria per
un’esplosione interna all’impianto. Non si può escludere un sabotaggio
degli ucraini, ma la possibilità che sia stata un’iniziativa militare
russa per ostacolare la controffensiva ucraina
(che non a caso in questi giorni sta prendendo corpo) è altissima.
Soprattutto perché la metodologia di colpire in maniera indiscriminata i
civili usando la natura come un’arma di distruzione di massa appartiene
alla cultura dei dittatori.”
Il direttore di Repubblica Maurizio Molinari ha commentato così, nel corso della trasmissione di La7 L’aria che tira,
l’esplosione della diga sul fiume Dnepr, in Ucraina.”L’impressione è
che ci troviamo di fronte al crepuscolo del potere di Putin”, ha
aggiunto Molinari.
Il presidente della Russia “sa che la sua guerra è
perduta, sa che non è riuscito a schiacciare l’Ucraina, sa che i suoi
comandi militari bisticciano tra di loro, sono rivali e molto spesso non
lo ascoltano. Sa che la rivolta anti-Putin addirittura sta prendendo
corpo dentro il suo territorio e per difendere quel che resta del suo
potere sta tentando di usare ogni tipo di violenza. Questo avvalora
ancora di più l’iniziativa di Papa Francesco, che io credo stia tendendo
a Putin l’ultima mano possibile. La visita che il Cardinal Zuppi farà a
Mosca sarà di grandissima importanza, forse l’ultima occasione per
Putin di tirarsi fuori da una guerra sbagliata che lui ha iniziato e
solamente lui può terminare.”
Video LA7 – L’Aria Che Tira