mi metto al centro della terra come un seme
poi vengo a cercarti quanto sei bella
nelle bucce della cipolla per starti stretto assieme
negli anelli nel tronco e nel ramo dell’albero
nei centri concentrici del sasso gettato nello stagno
nel pensiero serpente che si morde la coda di quanto ti amo
nel centro dei petali del fiore, la coesione della goccia
nella gabbia danza di paralleli e meridiani
che adornano la terra
nel vortice che fa l’acqua scendendo l’imbuto
richiamo alla spirale che sale dentro noi verso il sole
vedo l’universo con me al centro e che mi verso
nella risonanza all’infinito come un eco
e come al cuore di tutto questo sia l’amore
la vibrazione lunga della nota tua che a sé mi chiama
io e te pelle uno all’altro come le aure del corpo e tutti i gusci
l’unica realtà capisci che io conosca è la matriosca
Alberto Sighele