la tua pelle sarà raggrinzita

quando sul tuo letto di morte
la tua pelle sarà raggrinzita
e la bellezza sfiorita
mi chinerò su di te in un bisbiglio
a dirti forte quanto ti amo
e poi piano il mio pianto
si scioglierà in incanto

Alberto Sighele

a cosa serve una penna? a sporcare un foglio e io voglio te zuffolo piffero fischietto abbraccialo stretto sotto un cespuglio poi portalo in città in un letto e rovescialo sul pubblico da un’orchestra acqua che io abbia alla mia sete le tue labbra
preparare tutto al dettaglio e poi vivere spensierati alla giornata crea la fortuna sfacciata del saggio che non fa nessun sbaglio andando allo sbaraglio è chiamare l’universo a sé il mio controllo del pensiero è quando cancello paure e preoccupazioni vivo nel presente in bilico ringraziando del passato e del futuro e dalla cima di quel muro spicco il volo al cielo sono il sole e il suo raggio felice come un saggio

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Poeta, artista di Pittura Fonetica, attore regista della Compagnia Fonetica. Sostiene l'Europa unita fino agli Urali e in un mediterraneo di Ulisse, non fossa comune.