appoggi le tue natiche sul mio stomaco
e mi mescoli nel cuore con la coda
che la mia luce interiore sia latte
e diventi infine burro da spalmare
sulle fette di pane delle sfere celesti
e così tu diresti che la felicità esiste
e che l’universo già lo sa d’essere uno
e basti mordere in quel che è bello e buono
il pomo
Alberto Sighele