abbiamo scritto sugli striscioni
le nostre intimità
strapparli è oscenità
ci strappano gli striscioni
e dai microfoni
valanghe di intimidazioni
l’uragano si avvita da lontano
e la dignità sarà
dura a morire
anzi li infilzerà
si infilerà nella cruna dell’ago
e riprenderà a tessere
e potremo essere
noi stessi
mangiarsi Facebook a colazione
colpire i giornali
la scuola
lo striscione
il bavaglio è sbaglio
è il raglio dell’asino il nostro inno
poter dire noi sì no sì no
cosa voglio
sono le oche sul Campidoglio
il nostro orgoglio
appena da sotto
uno usa la testa
la tagliano
dall’alto
ogni giorno
una tempesta
di insulti all’umanità
adesso la dignità digrigna i denti
e vedrai se morde
macinerà tutto dall’interno
l’indecenza si sgretolerà
l’inferno sarà
per chi se lo costruirà
è da questa parte
la felicità
Alberto Sighele